DAMIANI RIVENDICA INNOCENZA E CHIEDE GIUSTIZIA, PARLA L’AVVOCATO SARNO –

Per anni, Bruno Humberto Damiani è stato additato come l’uomo sbagliato al posto giusto… o forse al posto sbagliato, nel momento sbagliato.  Quindici anni dopo quell’agguato che ha sconvolto Pollica e l’Italia intera, il nome di Bruno Humberto Damiani,  per anni associato all’omicidio del sindaco Angelo Vassallo,  torna al centro della scena giudiziaria. Ma questa volta , per la prima volta, dalla parte opposta: non più sospettato, ma parte civile. ‘Il Brasiliano’, come era stato ribattezzato, ha ottenuto dal GUP del Tribunale di Salerno l’ammissione come parte lesa in un processo che, più che un’inchiesta giudiziaria, è diventato un simbolo nazionale di verità negate e depistaggi orchestrati.

A parlare oggi in un’intervista, è stato il suo avvocato, Michele Sarno, che ha puntato il dito contro chi,  secondo l’accusa,  avrebbe costruito un castello di menzogne per allontanare gli inquirenti dalla verità, dirottando le indagini su Damiani. Un’operazione che avrebbe avuto come regista il colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, oggi imputato per depistaggio.

Il viaggio in Brasile di Damiani era noto, programmato. Eppure fu trasformato in una fuga. I video manipolati, la narrazione forzata… tutto ha contribuito a rovinare la sua vita, ha dichiarato l’avvocato Michele Sarno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero