Le Segreterie Territoriali FIM-CISL e FIOM-CGIL unitamente alla RSU ADI Tubiforma di Salerno, condividendo in toto il documento unitario di FIM-FIOM-UILM Nazionali e richiamando lo stato di agitazione già proclamato, esprimono profonda preoccupazione per il cosiddetto “Ciclo Corto” che sta portando al fermo degli impianti del gruppo ADI e ha già fermato il sito di Salerno dal 24 Novembre.
Nello specifico, seppur non aumentando la Cassa integrazione, collocando il rimanente dei lavoratori in corsi di formazione, si è realizzato di fatto un fermo totale di ogni attività all’interno dello Stabilimento, con la totale chiusura dello Stesso.
Condanniamo e respingiamo al mittente la scelta politica di tale decisione perché manifesta una volontà di portare ad un blocco totale per tre mesi dello stabilimento con conseguenze nefaste per il personale dipendente.
Una comunicazione telefonica frettolosa, senza tempistica, senza obiettivi e senza dettagli, così come ci è giunta, non può essere accettata come foriera di comunicazioni nel rispetto corrette relazioni sindacali. Ciò premesso, la RSU di stabilimento ha avanzato una richiesta di incontro su tali temi, ma al momento senza alcun riscontro.
RESPINGIAMO E CHIEDIAMO IL RITIRO DEL “CICLO CORTO” CHE HA FERMATO SALERNO E L’APERTURA IMMEDIATA DI UN TAVOLO

