La famiglia Pisano dice sì e si dice pronta a valutare la possibilità offerta dal settore trasformazione urbanistiche ed edilizia del Comune di Salerno di trasformare in edilizia residenziale l’area del Pua A1, sul quale già in passato la stessa proprietà aveva ipotizzato la possibilità di un progetto basato su tre modelli di insediamento residenziale, un centro commerciale, una torre di uffici, una grande piazza. Le Fonderie si dicono disponibili ad aderire alla proposta che scadeva oggi, ad un mese dal protocollo del 19 giugno della manifestazione di interesse firmata da Marilena Cantisani avanzata alla proprietà delle Fonderie Pisano, l’ attività produttiva per la quale, si ricorda, una recentissima pronuncia della corte europea dei diritti dell’uomo ha accertato criticità ambientali e contestato anche al Comune di Salerno la violazione all’articolo che riconosce ai cittadini il diritto di vivere in un ambiente salubre. La proposta di variante al piano urbanistico attuativo consentirebbe alle Fonderie Pisano di una soluzione che alla luce degli oggettive difficoltà delocalizzare lo stabilimento di dare vita a case al posto della fabbrica. La proposta impegna anche il Comune entro due mesi ad indire una conferenza di servizi e a non perdere tempo. Ma c’è un’altra notizia che la famiglia Pisano ci tiene a far sapere. In merito all’attività produttiva, le Fonderie Pisano presenteranno a breve tutta la progettualità che darà la possibilità allo stabilimento di produrre in maniera del tutto sostenibile attraverso alimentazione elettrica e senza nessuna utilizzo di materiali inquinanti. Insomma, la prossima settimana è attesa con ansia per conoscere tutte le novità. Al Comune di Salerno anche si attende la convocazione da parte del sindaco dei vertici della famiglia proprio per mettere nero su bianco tutte queste importanti novità che potrebbero significare per sempre una risposta definitiva, la problematica e alle preoccupazioni sulla presenza del sito produttivo nel quartiere di Fratte e in via Dei Greci.

