FONDERIE PISANO, TAVOLO TECNICO SENZA CITTADINI E PROPRIETA’ –

Il tavolo tecnico di lunedì al Comune di Salerno sulla vicenda delle Fonderie Pisano ci sarà ma senza i cittadini e senza i titolari dell’opificio di via de’ Greci. E’ quanto denunciato dal presidente dell’associazioni salute e vita, Lorenzo Forte: «Un tavolo che, nato qualche anno fa senza mai produrre risultati concreti, si ritrova oggi solo per dare un segnale di facciata dopo la durissima condanna inflitta all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti Umani. Questo tavolo, di tecnico, non ha nulla: mancano infatti i due attori centrali della vicenda – la Fonderia Pisano e i cittadini, rappresentati dall’associazione Salute e Vita – e questo lo rende, di fatto, un’operazione vuota, destinata a gettare fumo negli occhi, a perdere tempo giocando sulla pelle di morti e ammalati». Queste le parole di Forte primo firmatario del ricorso accolto a Strasburgo, intervenuto in merito alla convocazione del tavolo voluto dal sindaco Vincenzo Napoli e promosso dal presidente della Commissione Ambiente e Cultura del Comune, Arturo Iannelli. «Siederanno attorno a quel tavolo – prosegue Forte – proprio quei soggetti che la sentenza della Corte ha di fatto ritenuto responsabili di non aver agito per fermare la tragedia ambientale e sanitaria in atto nella Valle dell’Irno. È paradossale, se non ridicolo. Ma a Salerno siamo ormai abituati a questa politica, con la p minuscola, fatta di propaganda e tatticismi che preferisce la retorica verbale e il dolce far nulla pratico all’agire tempestivo e responsabile nell’interesse esclusivo del territorio, della salute dei suoi abitanti». Nel mirino dell’associazione innanzitutto la Regione Campania: «Da un lato ha riconosciuto ufficialmente che la fonderia inquina e che quindi va chiusa, come sottolineato in una dichiarazione pubblica del governatore De Luca, dall’altro invece le ha concesso una nuova Aia per altri dodici anni». Presa di posizione dura e perentoria anche nei confronti dell’Arpac perché «continua a utilizzare parametri da zona industriale per i rilevamenti mentre l’area è residenziale e commerciale dal 2006, da quasi vent’anni».

Autore dell'articolo: Brigida Vicinanza