FURTI, HASHISH E VEICOLI SENZA ASSICURAZIONE: RAFFICA DI CONTROLLI DEI CARABINIERI –

Controlli serrati, pattuglie ovunque e tolleranza zero: così i Carabinieri di Vallo della Lucania hanno presidiato il territorio durante il weekend di Ferragosto, trasformando le strade del Cilento in una vera e propria linea difensiva contro illegalità e microcriminalità. Raffica di controlli, sanzioni e denunce per garantire sicurezza e legalità

In occasione del ponte estivo, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno ha messo in campo un imponente dispositivo di sicurezza per garantire un Ferragosto Sicuro, come previsto dal piano straordinario di prevenzione estate 2025, in linea con le direttive della Prefettura con una particolare attenzione posta alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada lungo le arterie stradali con posti di controllo dei militari delle Stazioni Carabinieri di Pollica, Ascea Marina, Acquavella e Pisciotta

Nei 29 comuni sotto la giurisdizione del Reparto Territoriale di Vallo della Lucania, i militari hanno intensificato i controlli lungo le principali arterie stradali, in particolare quelle che conducono alle località marine e collinari più frequentate. Le pattuglie hanno monitorato il traffico veicolare e presidiato i punti più sensibili per prevenire reati contro il patrimonio e la persona.

L’operazione, disposta dal Colonnello Filippo Melchiore, ha visto l’impiego di 40 pattuglie e 80 militari, con controlli distribuiti su più giornate e in diverse fasce orarie.

Nel complesso sono stati controllati 90 veicoli e identificate 135 persone. Diciassette le sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada, tra cui il mancato uso delle cinture di sicurezza. Tre veicoli sono stati sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo perché privi di assicurazione.

Quattro persone sono state deferite all’autorità giudiziaria per furto, mentre altre quattro sono state segnalate alla Prefettura in quanto trovate in possesso di sostanze stupefacenti come hashish e cocaina.

Autore dell'articolo: Barbara Albero