Un boato nella notte, poi le fiamme. Un inferno di fuoco e fumo ha avvolto via Lamia a Nocera Superiore, dove un violento incendio ha devastato lo stabilimento della Sonoco Metal Packaging Italia Srl, ex Eviosys e Crown Imballaggi, meglio nota in passato come la sede dello scatolificio Faba Sud.
Il rogo è divampato poco prima della mezzanotte, trasformando la zona industriale in una grande palla di fuoco
Ad accorgersi per primi dell’incendio sono stati i residenti della zona, svegliati da un forte odore acre e da bagliori nel cielo. Decine le telefonate ai centralini dei Vigili del fuoco, che sono immediatamente accorsi con diverse squadre da Nocera, Mercato San Severino e Salerno. In azione anche 4 autobotti e un’autoscala per cercare di domare le fiamme, che nel frattempo avevano già avvolto una buona parte del capannone.
A preoccupare di più è stato il collasso strutturale dell’ala destinata alle vernici, con rischio di propagazione del fuoco a serbatoi e materiali altamente infiammabili. L’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco ha evitato che le fiamme raggiungessero le abitazioni vicine. Una nube nera e densa si è alzata in cielo, visibile anche da diversi chilometri di distanza, raggiungendo Cava de’ Tirreni e sovrastando buona parte dell’Agro nocerino.
Il sindaco Gennaro D’Acunzi ha lanciato un appello urgente alla cittadinanza:
“Chiudete porte e finestre, spegnete climatizzatori e ventilatori, evitate le zone interessate dal fumo e lasciate libere le strade per i mezzi di soccorso”.
L’incendio ha richiesto l’intervento coordinato di più enti: oltre ai Vigili del fuoco, sono giunti sul posto i Carabinieri, la Polizia Municipale, personale dell’Enel – per via del coinvolgimento di alcune cabine elettriche – e i tecnici dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania), incaricati di monitorare l’aria per la possibile presenza di sostanze tossiche o inquinanti. Da un bilancio dei soccorsi di stanotte non si registrano feriti, ma i danni alla struttura sono ingenti: lo stabilimento è in gran parte distrutto e le operazioni di bonifica e messa in sicurezza sono ancora in corso, occorreranno ore e ore di lavoro per completare lo spegnimento dei focolai residui, dopodiché si potrà procedere con le perizie tecniche. Resta al momento ignota la causa dell’incendio. Le ipotesi al vaglio spaziano da un guasto elettrico a un cortocircuito, ma non si esclude nemmeno la pista dolosa.
Le indagini sono in corso, coordinate dalle forze dell’ordine presenti sul posto, che hanno provveduto a circostanziare l’area e ad avviare i primi rilievi investigativi.
La presenza di vernici e solventi ha fatto scattare l’allerta ambientale. I primi rilievi effettuati dall’Arpac saranno fondamentali per capire se c’è presenza di sostanze inquinanti nell’aria.

