Diritto alla sicurezza, alla salute e a salari più dignitosi. Questa mattina in piazza Amendola i lavoratori del settore di igiene ambientale di tutta la provincia di Salerno, seguendo la scia nazionale, hanno incrociato le braccia per chiedere un cambio di rotta dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali. Tantissimi lavoratori con in campo i sindacati e in prima linea la Cgil che ha registrato una grande adesione. Dopo mesi di trattative infruttuose per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro unico di settore dei Servizi Ambientali, si è consumata la rottura definitiva del confronto tra le Organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali. Il rinnovo del CCNL è indispensabile per rispondere alle trasformazioni profonde del settore e per garantire tutele adeguate rispetto ai nuovi bisogni di chi ogni giorno assicura un servizio essenziale alla collettività. Non è più rinviabile un contratto che metta al centro la salute e la sicurezza sul lavoro, l’adeguamento delle retribuzioni erose dall’inflazione, il rafforzamento del welfare contrattuale e la tutela dei lavoratori degli appalti, spesso tra i più esposti a condizioni di precarietà e instabilità. La FP CGIL Salerno sottolinea come le lavoratrici e i lavoratori del settore abbiano sempre dimostrato senso di responsabilità e impegno, garantendo i servizi anche nei momenti più difficili, ma la mancanza di volontà delle associazioni datoriali pubbliche e private ha reso inevitabile la mobilitazione. La categoria ha scioperato per ottenere il necessario aumento degli stipendi, ormai fortemente erosi dall’inflazione, per garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, per sviluppare la nuova classificazione del personale, migliorare le condizioni contrattuali dei lavoratori degli impianti, rafforzare le tutele dei lavoratori in appalto, potenziare il welfare contrattuale e il sistema delle indennità e per difendere il pieno esercizio del diritto di sciopero.

