INTOSSICAZIONE ALIMENTARE ALLA SALERNITANA: PARLA L’ESPERTO –

I granata marcano visita, la lega B concede ai tesserati della Salernitana colpiti da intossicazione alimentare di recuperare le energie e dispone il  rinvio della gara a domenica 22 giugno alle ore 20.30. Ma mentre si guarda alla partita di ritorno dei play out con la Sampdoria che si disputerà allo stadio Arechi di Salerno domenica sera non si fermano i commenti e le osservazioni sulla vicenda dell’intossicazione alimentare che ha colpito 21 membri della Salernitana – tra giocatori e staff – dopo la partita di andata dei playout contro la Sampdoria a Genova, ha sollevato preoccupazioni non solo sanitarie ma anche sportive. Calciatori e staff sono stati dimessi dall’Ospedale Ruggi di Salerno, Santa Maria della Speranza di Battipaglia e Maria SS. Addolorata di Eboli dove erano stati trasportati d’urgenza dopo essere atterrati all’aeroporto Costa d’Amalfi per i malori legati a sintomi di intossicazione alimentare a causa del consumo di riso alla cantonese preparato a Genova dopo la partita.

Mentre si attende di conoscere i risultati delle analisi del pasto incriminato  finito sotto accusa la vicenda ha messo in evidenza l’importanza cruciale della corretta conservazione degli alimenti, soprattutto nei mesi estivi, Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha fornito una spiegazione plausibile attraverso i suoi canali social  sottolineando quanto anche un alimento apparentemente innocuo come il riso può diventare veicolo di tossinfezioni gravi se non gestito con le dovute precauzioni.

Autore dell'articolo: Barbara Albero