LEGALITÀ A BORDO DELLA MARENOSTRUM DIKE’, TAPPA A SALERNO –

E’ simbolo di riscatto e legalità la motovela Mare Nostrum Dikè approdata questa mattina nelle acque del golfo di Salerno,  protagonista del progetto nazionale Per un Mare di Legalità. L’imbarcazione a vela confiscata agli scafisti che oggi solca il mare come simbolo di riscatto e legalità si è mostrata in tutto il suo splendore soprattutto ai numerosi studenti.

Stamani pe la tappa salernitana della barca a vela che si muove lungo le coste del Mediterraneo che con Salerno dopo Napoli, Palermo, Messina e Vibo Valentia, dà una sosta al suo viaggio portando a bordo legalità, inclusione e giustizia riparativa, è stata accompagnata da un convegno sulla terrazza del Circolo Canottieri Irno dal tema “La motovela Dike: un simbolo di legalità e riscatto sociale” che ha visto quanti sono intervenuti uniti nel raccontare storie di trasformazione e impegno civile.

Ad accogliere l’equipaggio, istituzioni, forze dell’ordine, studenti e cittadini, in una giornata ricca di significato, promossa dall’Archeoclub d’Italia – sede ‘Il Torrione’, con il patrocinio del Comune di Salerno e del Consiglio Regionale della Campania.

A bordo della Dikè, laboratori didattici sul mare, la legalità e il patrimonio culturale. Per i più giovani, un’occasione unica per imparare attraverso l’esperienza e la testimonianza.”

“La Dikè è la dimostrazione concreta che da un bene confiscato può nascere un’opportunità educativa e sociale di valore straordinario, hanno dichiarato il Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia Dott. Rosario Santanastasi e Giovanna Pisapia – Presidente Archeoclub d’Italia – sede “Il Torrione” di Salerno.

In contemporanea, negli spazi del Circolo Canottieri Irno anche una mostra fotografica immersiva “Impressioni- Racconti fotografici” a cura dell’Associazione Lello Montone, dedicata alla tutela del mare e dell’ambiente, un percorso visivo e sonoro tra i fondali marini curato da Enza Montone  direttore artistico della mostra frutto di   una selezione di scatti realizzati dal compianto professor Lello Montone.

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero