MORTE CARMELA, MACCHIE DI SANGUE SUL LETTO –

Macchie di sangue sul letto della camera dove è stata ritrovata morta Carmela Quaranta la sera del 20 aprile. E’ questo il risultato delle prime verifiche effettuate dai Ris di Roma ieri mattina – come riportato sulle colonne de il Mattino – nella casa di via Trieste a Mercato San Severino dove ha perso la vita la 43enne e sul cui decesso è iscritto per ora nel registro degli indagati l’ex compagno della donna, un 56enne del posto. Ma non solo: il telefono cellulare della donna sembra essere sparito nel nulla ma potrebbe contenere ulteriori prove e dati sulle ore precedenti alla tragedia che ha scosso una famiglia intera ma anche il comune della valle dell’Irno. In un primo momento dopo l’allarme lanciato dalla famiglia (difesa ora dall’avvocato Nobile Viviano) e dopo il ritrovamento del corpo della donna che era in pigiama in camera da letto, si era pensato a cause naturali o ad un gesto estremo mentre l’autopsia disposta dalla procura di Nocera Inferiore che guida le indagini con il supporto della compagnia dei carabinieri di Mercato San Severino, ha chiarito altri aspetti e dato altre risposte. Sul collo della donna i lividi e i segni di un possibile strangolamento da parte di terzi e ancora, secondo la consulenza di parte, anche i segni di un trauma alla testa di Carmela. Tutto al vaglio degli inquirenti che ora vogliono vederci chiaro e non escludono alcuna pista, neanche quella della violenza da parte dell’ex compagno indagato con il quale c’era stato un periodo di crisi e una relazione abbastanza travaglia tra litigi continui soprattutto per questioni economiche come testimoniato da alcuni residenti del palazzo dove viveva la donna in un primo momento proprio insieme a lui. Ed è proprio il cellulare dell’uomo che potrebbe dare ulteriori risposte: una copia di quanto contenuto nel dispositivo è stata fatta quasi immediatamente dagli uomini dell’Arma guidati dal comandante Massimo Avallone mentre si è alla ricerca dello smartphone della donna. Da qui anche l’accusa di furto che pende sul capo del 56enne. Ma non si escludono ulteriori sorprese nelle prossime ore. Carmela, che lavorava come operatrice per un’azienda che si occupa di dimagrimento e perdita di peso (attività che le aveva consentito anche di conoscere il compagno) era in procinto di ufficializzare anche la separazione dall’ex marito con il quale aveva due figlie adolescenti che vivevano attualmente con il padre. All’interno dell’abitazione pare siano stati repertati, durante gli accertamenti irripetibili effettuati nella giornata di ieri, molti oggetti ed elementi che saranno sicuramente di supporto alle indagini del sostituto procuratore di Nocera, Viviana Vessa.

Autore dell'articolo: Brigida Vicinanza