MORTE CONIUGI VALIANTE-FEZZA: IL CAMIONISTA RISCHIA IL PROCESSO –

Viaggiava a velocità sostenuta e, secondo gli inquirenti, era distratto dal cellulare nei momenti cruciali. Una condotta ritenuta gravemente imprudente, che sarebbe costata la vita a Mario Valiante e Wilma Fezza, coniugi di Salerno, morti sul colpo nel  tragico incidente stradale avvenuto il 18 luglio dello scorso anno lungo l’autostrada A2, nei pressi dello svincolo di Eboli.

A oltre un anno dalla tragedia, la Procura della Repubblica di Salerno ha chiesto il rinvio a giudizio per il 47enne di Montoro, il camionista accusato di omicidio stradale con l’aggravante di aver causato la morte di più persone e lesioni ad altri utenti della strada.

Secondo quanto ricostruito nel capo di imputazione firmato dal PM Vincenzo Russo, l’indagato si trovava alla guida di un autoarticolato Iveco con semirimorchio, procedendo sulla corsia sud dell’A2 in direzione Reggio Calabria, quando – per imperizia e imprudenza, aggravate dall’uso dello smartphone – avrebbe mancato di accorgersi per tempo di una coda di veicoli formatasi in prossimità dello svincolo. Nonostante, secondo le perizie, avesse oltre 500 metri di visuale libera, non rallentò, schiantandosi contro le auto ferme incolonnate.

L’impatto fu devastante. L’Audi Q3 su cui viaggiavano Valiante e Fezza venne completamente distrutta. I corpi delle vittime furono estratti solo dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco. Morirono entrambi sul colpo per le gravi lesioni riportate.

Nello stesso incidente rimasero ferite altre cinque persone, a bordo di veicoli coinvolti nella carambola: prognosi da 5 a 30 giorni per i conducenti e passeggeri di altre vetture.

Tra gli elementi chiave dell’accusa vi sono le perizie tecniche sui dati del cellulare del conducente e sull’analisi della dinamica dell’incidente, che avrebbero confermato la distrazione dovuta all’uso del telefono e la velocità non adeguata alle condizioni del traffico.

Il nome delle due vittime – Mario Valiante e Wilma Fezza, rispettivamente fratello e cognata del già sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante  è rimasto impresso nella memoria della comunità salernitana, profondamente scossa dalla violenza dell’accaduto e dalla perdita di una coppia conosciuta e stimata.

Il prossimo 27 ottobre, il Giudice per l’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Salerno deciderà se rinviare a giudizio l’imputato e avviare il processo.

Autore dell'articolo: Barbara Albero