NELL’INDAGINE I CASH DOG PER FIUTARE I SOLDI DEL CLAN –

Un’indagine che ha visto al lavoro più di 500 uomini delle forze dell’ordine di natura internazionale che si è  avvalsa però anche di un’unità speciale. E’ il questore di Salerno Giancarlo Conticchio a rendere noto uno dei dettagli più singolari dell’inchiesta, ovvero l’uso del cash dog, un cane in grado di fiutare la presenza di soldi. 8000 euro  quelli sequestrati proprio questa mattina in un arresto effettuato in flagranza di reato. Un altro aspetto caratteristico dell’indagine è stata l’utilizzo delle nuove tecnologie e di piattaforme criptate attraverso le quali le forze dell’ordine sono riuscite a risalire ad alcuni elementi significativi, come ha spiegato il comandante dei carabinieri, Filippo Melchiorre. Il clan aveva anche trovato come reinvestire i soldi che erano frutto delle attività criminali finanziate dallo spaccio di droga. La Guardia di Finanza ha aggredito questi patrimoni: in generale si tratta di società situate in provincia di Salerno come ha spiegato il comandante delle fiamme gialle Carbone.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro