NUOVA MORTE SOSPETTA AL RUGGI, INDAGINI IN CORSO. BICCHIELLI SCRIVE AL MINISTRO –

Una nuova tragedia scuote l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dove una donna di 50 anni . Caterina Lambiase, residente nel quartiere Fuorni, è deceduta poche ore dopo un intervento chirurgico per diverticolite. La donna era stata ricoverata nella giornata di domenica a seguito di forti dolori addominali, poi sottoposta ad accertamenti e operata d’urgenza. L’intervento sembrava riuscito, ma nella notte le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate, fino al decesso.

A nulla sono valse le manovre di emergenza. I familiari, sconvolti e indignati, hanno presentato una denuncia alla Questura di Salerno. La Procura di Salerno  ha immediatamente disposto il sequestro della salma e l’apertura di un’inchiesta: nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia per fare luce sulla dinamica dei fatti.

Secondo una ricostruzione dei fatti, dopo l’intervento Caterina aveva parlato con i familiari, inviando un messaggio poco dopo mezzanotte di domenica Ma intorno alle 2:00, una telefonata dal Ruggi ha annunciato un improvviso peggioramento. Sarebbe stata riportata in sala operatoria, ma le sue condizioni – secondo i parenti – erano già critiche.

Quella di Caterina è solo l’ultima in ordine di tempo di morte sospetta avvenuta all’interno dell’ospedale Ruggi di Salerno.  Solo pochi mesi fa, Cristina Pagliarulo, 41 anni di Giffoni Vallepiana, è morta dopo ore di attesa al Pronto Soccorso, un caso che ha avuto eco nazionale grazie alla trasmissione Fuori dal Coro. E ora il nome del “Ruggi” torna tristemente sotto i riflettori.

Ad intervenire sulla vicenda è anche il deputato salernitano Pino Bicchielli (Noi Moderati), che ha presentato una nuova interrogazione parlamentare al Ministro della Salute. Il parlamentare chiede un’ispezione urgente, di “adottare ogni iniziativa di competenza, anche e soprattutto di carattere ispettivo”.denunciando una lunga serie di criticità: dalle carenze strutturali e di personale, fino a presunte negligenze mediche e anomale dinamiche interne.

Bicchielli ricorda anche il caso di una garza dimenticata nel ventricolo di un paziente, episodi documentati da inchieste giornalistiche, e la denuncia pubblica di alcuni operatori sanitari del Ruggi sulle alterazioni dei codici d’accesso in Pronto Soccorso a favore di conoscenti.

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero