Nella chiesa dell’Immacolata, nella centrale piazza San Francesco, c’era tutta Salerno. Le tante anime della città erano tutti idealmente rappresentate per il semplice motivo che Matteo Amaturo era conosciuto ed amato da tutti. Lo sport, il teatro, la tv, la radio, il mondo delle professioni, ma anche quello del tifo, dei locali.
Tutti uniti, legati insieme da quel filo invisibile con cui Matteo ha coltivato amicizie, rapporti, legami, dispensando umanità, amore, ironia, divertimento e tanto altro. Attore poliedrico, amico universale, padre e marito premuroso, se n’è andato all’improvviso, lasciando tutta la città senza parole. La chiesa era gremita, nonostante il gran caldo. Un grande applauso ha accolto il feretro all’ingresso e lo ha poi salutato quando la funzione religiosa s’è conclusa. Lacrime, commozione, ed un applauso scrosciante hanno fatto da cornice anche alle bellissime parole di Ludovica, la figlia amatissima di Matteo, che con lui condivideva il dolore per la prematura scomparsa di Genni, mamma e moglie andata via troppo presto. Matteo la ritrova ora in un’altra dimensione dove potrà riabbracciare anche gli amati genitori, don Luigi e la signora Mariapia. Ci sono persone che non se ne vanno mai via fino in fondo perché la loro presenza è forte nel cuore di chi le ha conosciute. Sarà impossibile lasciare andare per davvero Matteo, presenza familiare nella vita di tanti salernitani. A tutti sembrerà di scorgere ancora il suo casco tricolore e la sua vespa con cui girava la città per lasciare ovunque un po’ della sua umanità, della sua ironia, della sua voglia di vivere e condividere. Grazie di tutto, caro Matteo.

