OGLIARA, INTRECCI DI INDAGINI SULLO SPACCIO DI DROGA: ECCO I PUNTI DI CONTATTO –

Pagavano anche in gasolio, 30 litri per una dose di droga, alcuni dei clienti di Crescenzo Viviani, il padre di Mario che nel rione di Ogliara, frazione collinare di Salerno aveva stabilito il quartier generale per lo spaccio di sostanze stupefacenti, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari. Proprio la complicità e l’aiuto del padre e della compagna avevano consentito a Viviani di continuare nel fiorente giro di droga che, secondo le indagini partite nel 2022 da parte della procura di Salerno e del nucleo operativo dei carabinieri, fruttavano affari per 1.200.000 € annui. Ieri l’esecuzione di 21 misure. Nelle 160 pagine dell’ordinanza firmate dal pm Guerra figura anche l’abitazione di Sant’Angelo di Ogliara dove poche settimane fa c’è stata il ritrovamento di un ordigno, episodio sul quale sono ancora in corso indagini e non è escluso che lo stesso possa comunque essere legato al traffico di sostanze stupefacenti. Tra gli acquirenti anche Luca Fedele , balzato agli onori della cronaca per l’omicidio di Vincenzo Mazza in via D’Annunzio. I carabinieri indagano proprio su un presunto giro di droga come possibile motivazione della lite che ha portato all’aggressione e alla successiva morte del 35 enne di Angri. Altro aspetto singolare è quello relativo ai crediti fiscali comprati da alcune società: per un periodo è stato infatti possibile riscattare gli ecobonus e il gruppo che faceva capo a Viviani ha usato questa strategia per ripulire il denaro frutto dello spaccio.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro