POLLA, NEL SANTUARIO DI SANT’ANTONIO RIEMERGE AFFRESCO DEL 600

Il restauro in corso nel santuario francescano di Sant’Antonio a Polla sta riportando alla luce “La discesa agli inferi”, affresco di grande valore storico e teologico attribuito al pittore lucano Pietro Antonio Ferro, attivo nei primi anni del Seicento.

L’intervento conservativo sta restituendo leggibilità cromatica e definizione formale all’opera, consentendo una rilettura più approfondita di uno dei cicli pittorici meno noti ma significativi dell’Italia meridionale.
Ispirata a modelli figurativi del Cinquecento, la composizione affronta il tema della redenzione universale: Cristo risorto, con la croce a stilo e i segni della vittoria sulla morte, irrompe negli inferi, ne abbatte le porte e libera Adamo, Eva, Giovanni Battista e i profeti.

La scena si sviluppa entro una complessa architettura dipinta che conferisce equilibrio e forza narrativa all’insieme.
Il significato iconografico e dottrinale dell’affresco è stato illustrato in un incontro pubblico da fra Mimmo Marcigliano e dalla teologa Lorella Parente, sottolineando il legame tra arte, catechesi e spiritualità francescana. L’evento, accompagnato da interventi musicali del flautista Bernardo Tramontano, si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione del patrimonio artistico del santuario.
Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, il guardiano del convento fra Marco della Rocca, il sindaco di Polla Massimo Loviso e il consigliere regionale della Campania Corrado Matera.
Il santuario francescano di Sant’Antonio di Polla, fondato nel 1541, è uno dei più rilevanti complessi religiosi e artistici della Campania. Monumento nazionale dal 1925, custodisce un importante patrimonio barocco con opere di Michele Ragolia e fra Umile da Petralia. Nel 2012 è stato inserito tra le “Mille meraviglie d’Italia”. Nel 2011 la Chiesa ha riconosciuto come “empiricamente non spiegabile” la lacrimazione della statua del Santo avvenuta nel 2010.

Autore dell'articolo: Redazione