Ieri la Lega di Serie B ha comunicato le date dei playout senza fare menzione delle squadre che dovrebbero scendere in campo il 15 ed il 20 giugno. Un’altra beffa potrebbe essere rappresentata dalla mancata iscrizione del Brescia. Il tempismo di chi ha bloccato il 18 maggio il playout tra Salernitana e Frosinone, quello determinato dalla classifica, è stato davvero perfetto. Se si fosse disputata la gara di andata in programma il 19 sera all’Arechi, in uno stadio che avrebbe presentato un colpo d’occhio da brividi con oltre trentamila spettatori, si sarebbe risolto il tutto senza dover aspettare ricorsi e controricorsi, senza dover correre per impostare il processo nei confronti di un Brescia alla canna del gas. Se il playout Salernitana- Frosinone si fosse disputato nelle date stabilite, oggi si starebbe semplicemente aspettando che la vicenda delle rondinelle si concludesse per dare il là al ripescaggio della perdente dello spareggio salvezza. Invece, in pendenza del processo sportivo che in primo grado ha visto il Brescia soccombere ed incassare una penalizzazione di quattro punti per la stagione 24/25 e altri quattro per la prossima, la Lega si è messa nella condizione di poter riscrivere la classifica, che ora vedrebbe la Samp quartultima e la Salernitana quintultima per la felicità del Frosinone, salvo senza passare per i playout. E’ evidente che solo la Salernitana risulti davvero danneggiata. Il club granata è pronto a rivolgersi al Tfn per impugnare il comunicato con cui la Lega ha fissato date senza indicare le squadre. Il 10 giugno la Corte Federale celebrerà un processo ad un imputato fantasma, il Brescia, mentre il Coni discuterà il ricorso della Salernitana che è ormai l’unica legittimata a presentare altri ricorsi, ma sa bene che il tempismo della Lega e i guai del Brescia la costringeranno a salvarsi sul campo.
