Niente calcoli e, soprattutto, niente paura. Gli uni e l’altra avrebbero l’effetto di un autogol al novantesimo che taglia le gambe e compromette il futuro della lotta salvezza che per la Salernitana passerà anche per Marassi. Contro la Samp, domani sera, i granata di Marino daranno il via al decisivo tour esterno che prevede come ultima fermata Cittadella. I trentamila e passa del Ferraris proveranno a caricare una Samp che ha cambiato allenatori, dirigenti e calciatori proprio come la Salernitana: due squadre allo specchio, anche se quella granata ha dato una sterzata decisa alla sua rotta incerta da quando al comando della nave si è insediato Pasquale Marino. Nove punti in quattro partite col tecnico siciliano in panchina ed ora la missione è chiara e nota: bisogna invertire il trend esterno per completare l’opera e salvare in corner una stagione sciatta e sciagurata. I tifosi granata saranno al fianco della squadra e la loro massiccia presenza servirà a Ferrari e compagni per trovare carica, motivazioni ed anche un po’ di conforto per una partita che per l’ambiente blucerchiato non può che avere un solo esito. La Samp ha raccolto cinque punti in quattro gare con Evani in panchina e Mancini nelle vesti di uomo simbolo e garante di una storia che è stata scandita da scudetti e coppe varie e che ora è ad un passo dal baratro. Marino ha cercato di tenere la sua squadra isolata e concentrata. Il tecnico granata dovrebbe mandare in campo la stessa formazione schierata col Mantova con Hrustic unica, possibile variabile, e Bronn pronto a dare una mano in caso di necessità. Domani sarà sfida tra due squadre che sanno di giocarsi tanto. In coda come in zona playoff tutto è ancora aperto. Niente calcoli, ma, soprattutto, niente paura.
