Due anni di contratto per Daniele Faggiano che da ieri è a Salerno per formalizzare l’accordo con la Salernitana. Scelto il direttore sportivo, il club granata può cominciare a programmare la prossima stagione. Il prossimo tassello sarà l’allenatore. Da giorni è stato allertato Giuseppe Raffaele, classe ’75, siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto, ex di Viterbese, Catania e Potenza, lo scorso anno all’Audace Cerignola con cui ha a lungo conteso all’Avellino la prima posizione e la promozione diretta, sfumata anche per via delle decisioni relative a Turris e Taranto, due casi che hanno creato imbarazzo alla Legapro del presidente Marani. C’è da dire che tra B e C la stagione che ci siamo lasciati alle spalle non è stata certo esente da pasticci e polemiche. La chiarezza e la regolarità sono state degli optional e tra le società danneggiate c’è sicuramente la Salernitana al pari dell’Audace Cerignola. Chissà che la voglia di riscatto del club granata non possa sposarsi con quella di Raffaele che ha un altro anno di contratto con l’Audace ma potrebbe liberarsi, specie in presenza di una chiamata da Salerno. Decisivo sarà il confronto col club pugliese che ha già ceduto il bomber Salvemini e potrebbe far partire anche il centrocampista argentino Galo Capomaggio. In corsa per la panchina anche Valerio Bertotto, ex Giugliano. L’esperto Tesser strizza l’occhio, ma ci sono stati sondaggi anche con allenatori emergenti, tra cui Modesto, che ha guidato l’Atalanta Under 23, e Di Donato, che ha allenato il Team Altamura. Non dispiace Dossena, ex Spal, mentre per De Giorgio del Potenza c’è l’ostacolo del vincolo appena rinnovato con il club lucano dal trainer di Praia a Mare che è molto quotato e stimato per la sua capacità di dare una identità ben precisa alla squadra. Faggiano firma, Raffaele aspetta. La Salernitana deve svoltare dopo due stagioni di errori e continui cambiamenti.
