SALERNITANA: FIGURACCIA A BENEVENTO –

La Salernitana resta in campo mezzora al Vigorito. Il tempo di centrare la traversa con Ferrari, di subire gol su un corner regalato e poi di centrare un altro legno con Capomaggio che poi riuscirà anche a siglare il pareggio in un’azione degna di un flipper su cui la parola fine arriva solo dopo cinque minuti di revisione al monitor. Dopo la convalida del gol da parte dell’arbitro Madonia, alla ripresa del gioco la squadra di Raffaele è letteralmente scomparsa dal campo. Il 4-3-3 inedito schierato dal tecnico siciliano è risultato coperta cortissima perché Coppolaro e Frascatore, terzini di serata, hanno avuto grosse difficoltà nel contenere gli esterni del Benevento che ieri per la prima volta in stagione ha cambiato modulo passando al 4-2-3-1 con Lamesta imprendibile a destra e Tumminello tornato cecchino anche grazie alla marcatura molto distratta di Matino nella circostanza del 2-1. Salernitana in bambola al punto da subire il terzo gol da un angolo a suo favore. Cross corto e basso di De Boer, ripartenza avversaria e sfortunata deviazione di Capomaggio nella sua porta nel tentativo di chiudere alla disperata. Ieri sera Donnarumma è apparso poco reattivo in generale, De Boer completamente spaesato e fuori condizione, Villa in difficoltà da mezzala nella fase di contenimento e la difesa ha pagato limiti individuali, di cui si era parlato già in estate, e la mancanza di filtro in mezzo al campo. Il 5 a 1 è un risultato pesante da digerire, ma i cinque schiaffi ricevuti dovranno svegliare tutti. Dalla proprietà alla squadra, tutti devono capire che la C non è una passeggiata di salute e che occorre fare a tutti i livelli molto di più se la si vuole vincere.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto