SALERNITANA: IL MERCATO NON ASPETTA –

La Salernitana perde Tiago Casasola. Oggi il club granata aveva in agenda la firma e l’annuncio ufficiale, ma ieri sera il terzino argentino ha manifestato perplessità e soprattutto un certo disappunto per il protrarsi dell’attesa. Casasola era da venerdì scorso pronto a ricominciare con la Salernitana ed aveva ottenuto il via libera della Ternana. Trovato l’accordo contrattuale con il ds Faggiano, il calciatore era pronto e motivato per la sua terza esperienza in granata. L’operazione sarebbe stata bloccata dalla società che voleva ancora ragionare su alcuni aspetti. Faggiano s’è ritrovato a dover fronteggiare l’impazienza del calciatore che non si è sentito fino in fondo importante, voluto ed ha aperto ad altre ipotesi. Il Catania si è inserito, anche perché voleva rendere pan per focaccia alla Salernitana dopo la trattativa per Inglese che aveva da tempo l’accordo con gli etnei ed era poi approdato alla società di Danilo Iervolino. Ed allora benvenuti al calciomercato dove non ci sono certezze fino alle firme. La Salernitana ha da tempo l’accordo con diversi calciatori, ma Faggiano attende il via libera della proprietà che vuole temporeggiare perché c’è anche da risolvere la grana uscite. I tredici calciatori sotto contratto pesano per un totale di undici milioni lordi e Faggiano sta provando a chiudere qualche operazione in uscita per poi avere margini maggiori in entrata. Siamo esattamente alla stessa situazione di un anno fa, quando Petrachi aveva diversi calciatori in pugno ma era bloccato dalle cessioni. Dopo aver inanellato due retrocessioni di fila, la Salernitana aveva assicurato che sarebbe ripartita con forza, avendo imparato dagli errori. Se davvero così sarà, basterà poco per capirlo. Da giorni Faggiano ha l’intesa anche per Capomaggio, oltre che per Villa, Matino, Achik e qualche altro calciatore. Sfumato Casasola, il ds prova a tornare forte su Carissoni, vicino alla Juve Stabia, ma attende soprattutto che dalla proprietà arrivi il via libera per chiudere le trattative impostate da tempo perché l’idea di andare in ritiro con una rosa quasi al completo era buona e giusta e non si capisce perché debba essere già messa in dubbio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto