SALERNITANA: TANGO A MEZZOGIORNO –

Il tango a mezzogiorno di Galo Capomaggio tra le maglie verdi della difesa del Monopoli e sul fondo insidioso del Veneziani regala tre punti d’oro alla Salernitana. Non è un caso che a decidere la gara sia stato il gol del centrocampista argentino, vero e proprio uomo mercato in estate, portato a Salerno dal diesse Faggiano. Il pretoriano di Giuseppe Raffaele ha lasciato il segno, solcando il terreno sconnesso del Veneziani su cui s’è mosso da provetto ballerino o sciatore, fate voi, piazzando il pallone in buca d’angolo dopo un paio di finte. Gol propiziato dallo stop di Villa che ha messo giù un pallone lanciatogli proprio da Capomaggio, mostrando elasticità e coordinazione fuori dal comune. Sul vantaggio all’ora dell’aperitivo la Salernitana ha apparecchiato per il pranzo a base di tre punti che fanno classifica e morale, che, come si dice per i maccheroni, riempiono lo stomaco e danno sostanza. Prestazione solida, concreta, matura, da capolista, per la squadra di Raffaele che domenica prossima sarà di scena a Catania. Sazia per un giorno, la squadra granata ha poi festeggiato il compleanno di Varone in serata, reso ancora più lieto dal successo del Veneziani, blindato nel recupero da una parata da urlo di Donnarumma, che ha tolto dall’incrocio la sventola di Imputato dalla distanza. Un volo plastico ed efficace, una parata da tre punti con cui il portiere granata ha tenuto inviolata la porta, cosa che non accadeva dal 17 settembre, gara contro l’Atalanta Under 23. Sul rigore non concesso neanche dopo il controllo Fvs per l’intervento su Achik resta un po’ di sconcerto e si rafforza il sospetto che agli arbitri il giochino delle card non piaccia troppo. Meglio il tango, allora, come quello di Capomaggio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto