Il 10 giugno il Brescia sarà di scena dinanzi alla Corte Federale di Appello per il secondo grado di giudizio e nella stessa data la Salernitana porterà il suo ricorso all’attenzione del Collegio di Garanzia del Coni. Lega e Figc hanno fretta e non aspetteranno altri gradi di giudizio per cui è bene pensare al ritorno in campo. La Salernitana non ha mai smesso di allenarsi, sebbene sia difficile mantenere alte concentrazione ed intensità. L’anomalia rappresentata da un lungo intervallo temporale tra l’ultima giornata della stagione regolare e l’andata dei playout è di tutta evidenza, ma a chi detta tempi e regole non interessa. Bisognerà farsi trovare pronti e conquistare la salvezza sul campo, come la Salernitana avrebbe voluto fare già il 19 maggio se il presidente della Lega, Bedin, non avesse disposto il rinvio a data da destinarsi del match di andata col Frosinone per aspettare il deferimento e poi il processo al Brescia così da poter riscrivere la classifica a bocce ferme. Cambiate data ed avversaria del playout, la Salernitana dovrà essere brava a riproporre in campo quell’atteggiamento lucido e determinato con cui aveva vinto a Cittadella nella gara finale della stagione regolare. Colpe ed errori sono noti su tutta la linea, sia per quanto concerne la stagione condotta dalla Salernitana sia con riferimento all’imbarazzante pasticcio di queste settimane. Tra dieci giorni parlerà il campo, poi si capirà se sarà stata la parola definitiva per chiudere una stagione senza precedenti.
