Pesa tantissimo sul morale e sulla classifica il successo ottenuto ieri dalla Salernitana ai danni di una Cremonese che trabocca di qualità e tecnica, ma che sulla sua strada ha trovato un Christensen semplicemente insuperabile. Il portiere danese è stato determinante con almeno cinque interventi decisivi nell’assedio finale della squadra ospite ed ha ricevuto anche una mano dal palo quando era sembrato sul punto di capitolare. Il palo aveva rigettato il tiro dal dischetto di Cerri nel primo tempo ma l’attaccante di Parma ha saputo resettare e fornire nella ripresa una prova da leader, mettendosi al servizio della squadra e svolgendo un lavoro sporco quanto mai utile sui due lati del campo. Un palo ha permesso ad Antonio Raimondo di sbloccarsi. L’attaccante ex Ternana è stato lesto nel ribadire in rete il cross di Njoh che ha scavalcato Fulignati ed è stato rispedito in campo dal montante. Tocco svelto di destro e palla in porta per poter così scatenare la sua gioia, espressa attraverso la corsa a perdifiato fin sotto la curva sud. L’attaccante nato a Ravenna ma di origini cilentane è stato poi festeggiato anche all’uscita dallo stadio dai tifosi granata. Vittoria pesante che non cancella dubbi sulla conduzione della gara e sulle pecche dell’organico, ma che ha dato anche risposte importanti. Breda ha trasmesso alla squadra quel senso di disperazione nel cercare la vittoria attraverso la lotta, la rincorsa, la necessità e l’importanza di vincere i duelli, ma certo la qualità tracimante della Cremonese alla lunga ha fatto la differenza perché, dopo aver giocato nel primo tempo con Stojanovic da mezzala, nella ripresa il trainer granata ha inserito Soriano che ha dato esperienza e qualità ma non ha potuto più di tanto arginare Vandeputte ed Azzi che sono stati devastanti. Però, la Salernitana ha retto, ha dato l’impressione che per una volta la sua porta sarebbe rimasta inviolata anche grazie al suo portiere e pur di fronte ad un vero e proprio assedio. Tre punti per restare in scia di Sudtirol e Samp alla vigilia di un doppio turno esterno con Brescia e Carrarese: semplicemente oro colato sotto gli occhi di patron Iervolino.
