Nel giorno in cui tutta l’Italia partecipa al dolore per la scomparsa del piccolo Leo, il bimbo malato di Sma che si è arreso aspettando il suo “salvavita”, ma che è morto nel giorni in cui l’Aifa ha concesso gratis il farmaco costosissimo che l’avrebbe potuto salvare, da Persano, in provincia di Salerno arriva un’altra storia uguale a quella di tante altre famiglie costrette a combattere da sole contro i disagi e la gravità di malattie come l’atrofia muscolare spinale. Cristian Quagliano ha nove anni, la stessa malattia di Leo e avrebbe diritto a 65 ore di assistenza infermieristica, ma l’emergenza sanitaria legata al Covid ha richiamato nella sanità pubblica molte infermiere e risorse. La mamma Nadia Trotta ha deciso di scrivere al presidente della regione Campania De Luca per chiedere più attenzione e riorganizzare l’assistenza domiciliare continuata che , per esempio, al momento non viene assicurata fuori dalle mura domestiche, costringendo i pazienti come Cristian a fare vita da reclusi.

