E’ un Fiat Doblò, risultato rubato poco prima, quello utilizzato come ariete dai malviventi per tentare stanotte il colpo alla cassa automatica della Banca Campania Centro, in via Silvio Baratta a Salerno. I ladri hanno lanciato il veicolo in retromarcia contro il bancomat nel tentativo di sfondarlo e accedere al denaro contenuto all’interno. L’impatto, però, non ha prodotto l’effetto sperato perché è scattato l’allarme ed il tentato di compiere il furto è stato sventato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno che hanno mandato a monte il piano.
L’allarme è scattato alle 3:03, quando la centrale operativa dell’istituto di vigilanza Guardian ha rilevato dalle telecamere di sicurezza il tentativo di effrazione. Le immagini hanno mostrato un furgone bianco lanciato in retromarcia percorrendo perfino una breve scalinata per aumentare la spinta contro la vetrata blindata dell’istituto di credito, sfondandola. I malviventi, due uomini incappucciati, pare con guanti di colore arancione, visibili dalle immagini di videosorveglianza hanno poi agganciato il bancomat con una cinghia nel tentativo di strapparlo e caricarlo sul mezzo.
Nel giro di due minuti è arrivata una gazzella dei Carabinieri, già in zona dopo la segnalazione d’emergenza. La presenza dei militari ha costretto la banda alla fuga: i due, abbandonato il furgone sul posto, sono scappati probabilmente a bordo di un’auto di supporto lasciata poco distante, dirigendosi verso gli svincoli autostradali della zona Irno. Il colpo è stato dunque sventato grazie al pronto intervento dell’Arma dei carabinieri che ora proseguono le indagini per risalire ai responsabili tramite le immagini di videosorveglianza di altri esercizi commerciali della zona.
La spaccata messa a segno stanotte ha riportato subito alla memoria il clamoroso colpo del 26 luglio 2021, quando una banda di ladri riuscì a penetrare nel caveau della stessa banca Campania Centro. In quell’occasione i malviventi, dopo aver scavato un tunnel sfruttando il sistema fognario, raggiunsero i sotterranei dell’istituto e trafugarono non solo denaro circa 140 mila euro ma anche preziosi custoditi nelle cassette di sicurezza, dove c’era anche anche il celebre oro di San Rocco, patrimonio della comunità di Siano.

