120 uomini al lavoro, tra i quali quattro unità piloti di droni dell’ufficio supporto indagini tecniche della Direzione Investigativa Antimafia, carabinieri dei comandi provinciali di Napoli, Salerno, Avellino e Potenza in un’operazione lampo che è stata volta a scongiurare pericoli nei confronti delle vittime. Tassi usurai fino al 12% mensile ed il 155%annuo. Sono i numeri dell’indagine partita a luglio 2025 ed illustrata questa mattina dalla procura di Salerno, guidata da Rocco Alfano e dalla direzione investigativa antimafia di Salerno, rappresentata dal colonello Fabio Gargiulo in una conferenza stampa alla presenza anche di Francesco Soviero e di Antonio Galante, a capo della Dia di Napoli. L’intervento della magistratura ha portato alle emissioni di 16 fermi per incastrare e personaggi di un consistente spessore criminale, riconosciuti nei rispettivi territori come soggetti capo clan e di vertice. Due imprenditori, soci di una stessa azienda di Montoro che avevano chiesto in due momenti diversi 100 mila euro, ad un usuraio salernitano un ex broker di Fisciano, G. S., che si era riciclato nel prestito di denaro, dopo essersi trovati in difficoltà nel restituire i soldi erano passati dalla padella alla brace, tartassati e minacciati e in alcuni casi anche picchiati dagli esponenti di due clan, che si erano contesi la restituzione del prestito, dopo che i due soci avevano chiesto aiuto. Le richieste di pagamento erano diventate sempre più incessanti e violente con esplicite minacce per l’incolumità dei due giovani imprenditori conciari che erano stati minacciati anche quando erano stati convocati dalla polizia giudiziaria. Da qui la decisione di emettere il provvedimento d’urgenza con il quale nella mattinata di oggi nelle province di Salerno, Napoli Avellino e Potenza, la sezione operativa della direzione investigativa antimafia ha dato esecuzione ai diversi provvedimenti nei confronti di soggetti ritenuti a vario titolo responsabile di usura, estorsione aggravata dal metodo mafioso.

