Sant’Angelo a Fasanella, piccolo gioiello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, stamattina si è risvegliato con una sorpresa: tra i vicoli del centro storico, soprattutto lungo via Roma, sono apparse poesie di Franco Arminio, scrittore, poeta e “paesologo” che da anni racconta la vita dei borghi e la fragilità delle comunità interne.
Su vecchi portoni e muri bianchi, i fogli con i suoi versi hanno catturato lo sguardo di residenti e turisti. “I paesi si salvano con gli occhi”, “Al tuo paese ogni finestra è la tua finestra, ogni strada è la tua strada, non pensare a ciò che manca, accogli ciò che resta”: parole semplici e profonde che parlano di appartenenza, silenzi e tradizioni, sembrano scritte apposta per luoghi come questo.
Nessuno sa chi abbia materialmente affisso i fogli, ma l’effetto è stato immediato: stupore, curiosità e meraviglia tra i passanti. In poche ore il borgo si è trasformato in un vero e proprio “museo poetico a cielo aperto”, che ha colpito favorevolmente anche il sindaco di Sant’Angelo a Fasanella Bruno Tierno.
Un gesto anonimo, ma capace di riportare la poesia al centro della vita quotidiana, ridando voce e attenzione a un paese che conta poco più di 500 abitanti ma custodisce ancora il fascino autentico delle piccole comunità del Sud.

