È fermo sull’uscio di casa e parla nella sua lingua con altri connazionali, l’uomo accusato di aver tentato di uccidere la moglie prima con un martello e poi con un stampella ed infine stringendole la gola. Siamo in vicolo Siconolfo, una viuzza del dedalo stretto di stradine in cui si articola il centro storico di Salerno. Ed è proprio seguendo le tracce di sangue e cercando il luogo preciso di quello che è stato registrato come l’ennesimo caso di violenza di un uomo su una donna, troviamo il protagonista della vicenda. “Dite come stanno veramente le cose” dice e mostrando un dito fasciato, sostenute che il sangue a terra è il suo ed è frutto di una piccola ferita procurata da una bottiglia. “Mia moglie sta bene “ dice addirittura sorridendo e mentre nel vicolo dove non ci sono telecamere se non più avanti a raccontare cosa realmente è accaduto non ci sono né altre voci né testimonianze. Il comunicato stampa a firma del procuratore Rocco Alfano parla di arresto, evidentemente ai domiciliari, per il cittadino dello Sri Lanka per maltrattamenti in famiglia. Secondo la ricostruzione operata dalla polizia giudiziaria, a seguito di una segnalazione di lite violenta in strada, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Salerno è intervenuto e ha fermato l’indagato.

