Sette rotte cancellate e una sola attivata. Da novembre a marzo resteranno operative solo quattro (Bergamo, Milano Malpensa, Torino e Vienna), un segnale che secondo Federalberghi riflette due errori di fondo: assenza di azioni promozionali a supporto dello scalo e scarsi collegamenti con la provincia.
Il ridimensionamento dei voli dallo scalo Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento preoccupa Federalberghi, perché segna un passo indietro nello sviluppo dell’aeroporto di Pontecagnano. Sottovalutare questa condizione non è utile al territorio, all’infrastruttura e alla stessa società di gestione.
“Non c’è nulla di fisiologico nella riduzione dei collegamenti – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi che ha puntato il dito contro la mancata programmazione e la carenza di strategie di promozione turistica, in modo particolare Camera di Commercio e diversi enti pubblici locali, accusati di essere “largamente inadempienti” e più attenti a iniziative locali “inutili e dispendiose” che a un piano concreto di sviluppo e promozione.
“Serve un’inversione di rotta – ha dichiarato ai nostri microfoni Ilardi – per il bene del territorio, dell’aeroporto e della stessa Gesac. Le nostre proposte sono note e formalizzate, siamo pronti a lavorare nel concreto, non a perdere altro tempo in dibattiti infiniti.

