Il 2021 sarà un anno per tanti versi indimenticabile per Salerno e la Salernitana. In dodici mesi si sono vissute emozioni legate al campo e vicende relative all’aspetto societario che resteranno uniche. In attesa che venga scritta la parola fine, ripercorriamo le tappe di questo anno così intenso. A gennaio, la Salernitana di Castori incappa in una sconfitta interna col Pordenone e poi cade fragorosamente ad Empoli dove subisce una cinquina. E’ la sera del debutto in granata di Mamadou Coulibaly, pezzo forte di un mercato di riparazione che porterà in dote anche Jaroszjsnki, Kiyine, Durmisi, Sy e Kristoffersen. La prima vittoria arriva contro il Pescara dell’ex Breda. Seguiranno i pareggi con Reggina, Chievo, Vicenza e Pisa, prima della vittoria di Ascoli in una partita che verrà ricordata anche per il malore in campo occorso a Dzizcek, prontamente soccorso da Di Tacchio. Contro Reggiana e Spal altri due pari a reti bianche. A Cremona è Djuric a regalare i tre punti. Ancora pari senza gol con Cosenza e Cittadella. Poi, la fondamentale vittoria di misura firmata Bogdan col Brescia. Si arriva allo scontro diretto di Lecce con i granata staccati di un punto dai salentini che si impongono due a zero e sembrano aver preso il largo in classifica. Una prodezza di Cicerelli consente ai granata di battere il Frosinone e di riprendere la corsa che prosegue con la facile vittoria di Chiavari e con l’incredibile rimonta realizzata da Gondo contro il Venezia che riporta la squadra di Castori ad un solo punto dal Lecce. Dopo la pausa per covid e lo slittamento del calendario, a maggio si riprende con la sfida interna col Monza, decisa da una doppietta di Balotelli. Un duro colpo per la Salernitana che, però, si riprende subito e sfrutta l’occasione offertale dal calendario. Il Monza supera il Lecce nello scontro diretto mentre i granata battono in trasferta il Pordenone. Decide a tempo scaduto un rigore di Tutino. A sera, al campo Volpe, la squadra è accolta da oltre mille tifosi in festa. La promozione è a due passi. Il 7 maggio all’Arechi arriva una vittoria decisiva sull’Empoli, già promosso. Tre giorni dopo, a Pescara, i granata completano l’opera con un tre a zero firmato nella ripresa da Anderson, Casasola e Tutino. Salerno esplode di gioia e, purtroppo, nei festeggiamenti perde la vita il giovane Loris Dal Campo. La premiazione della Lega e poi la cerimonia in Comune rendono merito a società e squadra, ma è già tempo di pensare a come sciogliere il nodo multiproprietà. Dalla gioia per la promozione si passa all’incertezza per il futuro.
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