42 CALCIATORI UTILIZZATI, NICOLA PENSA ALLA VOLATA SALVEZZA –

La carica dei 42. Nella stagione corrente la Salernitana ha già utilizzato ben 42 calciatori, compresi i giovani Motoc e Perrone, provenienti dal vivaio. Castori e Colantuono hanno avuto difficoltà legate ad infortuni e covid, da febbraio, invece, la rosa è stata notevolmente cambiata con ben undici innesti e Nicola ha impiegato tutti i nuovi arrivi, anche se qualcuno ha giocato pochi minuti soltanto. E’ il caso di Bohinen e Mikael che puntano a trovare più spazio dopo la sosta. In stagione si sono avvicendati tre portieri tra i pali: Belec, Fiorillo e Sepe. Diversi i calciatori che sono stati impiegati nella prima parte di stagione per poi essere ceduti. Aya, Gondo, Simy, Bogdan sono tra questi, mentre Capezzi e Strandberg sono finiti fuori lista. Hanno esordito in A Delli Carri e Vergani, ma anche ragazzi delle giovanili come Motoc e Perrone. 42 calciatori utilizzati è un record che eguaglia quello fatto registrare dal Parma lo scorso anno. Chissà se ci sarà spazio per un altro debutto prima della fine della stagione, ma difficilmente Nicola attingerà alla Primavera. Ancora teoricamente possibile l’ingaggio di uno svincolato, magari per sopperire all’infortunio di Mamadou Coulibaly. La teoria, però, deve lasciare spazio alla pratica in questo rush finale. La Salernitana ha vinto una sola gara interna finora e deve alzare il suo ritmo nel finale di stagione in cui per cinque volte giocherà all’Arechi. Nella stagione 2016-17 il Crotone di Nicola si salvò grazie ad una rimonta finale, alimentata anche da tre successi interni nelle ultime quattro gare. Alla Salernitana servirà vincere anche qualche partita in più per poi rimpinguare il suo bottino anche in trasferta. La salvezza è lontana nove punti, ma i granata devono recuperare le gare con Venezia ed Udinese. C’è ancora margine, ma è chiaro che molto, o tutto, potrebbe passare dalla gara col Torino. Iniziare il rush finale con un successo non sarebbe solo una buona idea. Bensì, l’unica.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto