GABIONETTA E IL TALLONE… D’ACHILLE

Il tallone d’Achille per l’eroe dell’Arechi. Gabionetta e quella maledetta tallonite al piede destro che lo sta tartassando e lo costringe ad essere sempre in bilico, alla vigilia di ogni partita. Un’abitudine oramai che da un lato costringe il tecnico Torrente ad essere in costante apprensione per le sorti del suo Re Mida. Dall’altro al giocatore che pare averci fatto il… callo. Anche in questa delicata settimana di preparazione alla gara di domenica prossima con il Trapani all’Arechi, Gabionetta si è allenato a scartamento ridotto. Il numero dieci granata lamenta da oltre un mese un fastidio al tallone galeotto e lo staff medico ha preferito tenerlo il più possibile al riposo per evitare di sollecitare troppo il piede destro che continua a fare i capricci. Nonostante tutto, Gabionetta alla fine stringe i denti e scende in campo. Come un eroe greco, come Achille piè veloce, il brasiliano è stato finora invincibile: ha corso, ha sofferto, si è sacrificato ed è stato determinante. Con 5 reti in sei partite ha portato in dote alla Salernitana gli otto punti che si ritrova in graduatoria. Non è un caso che nelle uniche due occasioni in cui è rimasto a bocca asciutta – contro Spezia e Crotone – i granata abbiano incassato altrettante sconfitte.

Gabionetta sta giocando sul dolore, si allena praticamente durante le partite di campionato in cui viene sistematicamente impiegato e consegnato alle attenzioni tutt’altro che amorevoli dei mastini avversari, con Torrente che ha apertamente dichiarato di non poterne fare a meno. Anche domenica contro il Trapani infatti ci sarà. Nonostante la tallonite, nonostante il dolore, nononstante una condizione atletica che meriterebbe un lavoro di mantenimento durante la settimana. La speranza è che il novello eroe greco riesca a reggere il ritmo incessante del campionato cadetto.

Per il momento è stato lui e soltanto lui l’unico a caricarsi il peso del reparto offensivo sulle spalle. Basti pensare che delle otto reti siglate dalla truppa di Torrente fino ad oggi, fatta eccezione per i sigilli dei difensori Schiavi (a Brescia) e Franco con la Ternana all’Arechi e dell’attaccante Troianiello con l’Avellino, le altre cinque marcature sono perle a firma sudamericana. Fino alla settimana scorsa, Gabio viaggiava con la media di un gol a partita. Ancora oggi è il capocannoniere del torneo in condominio con Vantaggiato del Livorno che ha beneficiato di due penalty. La manita del brasiliano, invece, è frutto sempre e soltanto di azioni da oscar. Quasi da mitologia volendo parafrasare il parallelo con Achille, l’invincibile eroe omerico che aveva soltanto nel tallone il suo punto debole…

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta