A quattro giornate dalla fine del campionato, dopo la sconfitta di ieri a Frosinone, per la Salernitana è arrivato il verdetto che ormai si conosceva da tempo. Mancava la vidimazione dell’aritmetica ed ieri sera allo Stirpe è arrivata anche quella. Il 3-0 con cui i granata hanno salutato la massima serie è anche eccessivo nelle proporzioni, perché il Frosinone ha sfruttato un paio di fiammate e qualche sbavatura, costante della stagione, difensiva degli ospiti per agganciare tre punti fondamentali per la sua corsa salvezza. La Salernitana sarà spettatrice ancora in parte interessata della lotta retrocessione perché l’entità del paracadute dipenderà dal nome delle altre due squadre che le faranno compagnia in serie B nella prossima stagione. La questione principale, però, ora più che mai è il futuro. Retrocessione deve far rima con programmazione per il club di Danilo Iervolino. Il presidente e proprietario granata non ha ufficialmente sciolto le riserve, ma è segnalato attivo e vigile. Sta scrutando l’orizzonte dalla tolda del comando, ben sapendo che la tifoseria è delusa e demoralizzata ed attende segnali forti e chiari. La Salernitana ha un monte ingaggi pesante, dovrà cercare sistemazione a tanti calciatori che non potranno restare e nemmeno vorranno restare in B, ma ha anche all’interno della sua folta rosa elementi che possono portare in dote un po’ di soldi. Nelle prossime settimane si dovrà mettere un punto alla querelle con Dia, ma soprattutto bisognerà cominciare a dare forma e sostanza al nuovo progetto. Sembra probabile che avrà un ruolo nello stesso Stefano Colantuono, ma servirà anche un uomo mercato in grado di fare ordine nei conti e nello spogliatoio e di allestire di conseguenza un gruppo in grado di affrontare con i giusti presupposti tecnici e caratteriali il difficilissimo campionato cadetto. Dopo il ds, andrà individuato l’allenatore adatto. Dal tipo di scelte che verranno effettuate si capirà davvero se Iervolino avrà fatto tesoro dei tanti errori commessi quest’anno e si conosceranno anche le sue reali intenzioni. Più che le parole, varranno i fatti. Poi, è giusto e sacrosanto che ad un pubblico che ha sempre sostenuto la squadra sia data soddisfazione anche con le parole. Programmare per lasciarsi alle spalle una stagione orribile è l’unica via percorribile in attesa che poi chi di dovere faccia a sua volta chiarezza sulla questione stadio.
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