Il cronoprogramma non ammette deroghe, né distrazioni. Si avvicina a grandi passi l’appuntamento con le amministrative ed è sempre più necessario, oltre che utile, dar conto di ciò che si sta facendo, tanto più che dopo anni bui, di dorato isolamento, ora Salerno riesce a godere a pieno titolo di una fantastica filiera istituzionale che partendo dal Governo Renzi e passando attraverso Palazzo S. Lucia, dimora del presidente De Luca, arriva fino al comune capoluogo. Domani sarà la volta della Cittadella Giudiziaria, con la cerimonia di consegna dei lavori per il completamento e di altri tre edifici, nello specifico D, E, F, lunedì, invece, il taglio del nastro della stazione marittima. Prende, così, definitivamente corpo la visione di De Luca, ovvero quella di dotare Salerno di infrastrutture necessarie, quale, appunto, una stazione marittima e un nuovo tribunale, ma a patto che quelle opere pubbliche fossero griffate da archistar universalmente riconosciute: Zaha Hadid per la stazione, David Chipperfield per il Tribunale. In verità l’allora sindaco De Luca si era spinto anche oltre immaginando la firma di Tobia Scarpa per il palazzetto dello sport, opera poi naufragata e ora in stand by, addirittura Frank Gehry per il termovalorizzatore mai nato. Certo è che il pericolo di opere, anche queste incompiute, è stato ormai scongiurato e questo grazie anche alla congiuntura astrale che ha riportato in pochissimo tempo in auge Vincenzo De Luca che sembrava, fino a qualche tempo fa irrimediabilmente al capolinea, abbandonato dai vertici del partito e tartassato dalle inchieste giudiziarie. Poi la svolta anticipata da quell’ultimo passaggio di De Luca, vice-ministro alle infrastrutture, prima del passaggio di consegne da Letta e Renzi e della sua clamorosa e inattesa fuoriuscita dalla squadra di Governo. Relativamente alla Cittadella Giudiziaria, infatti, prima di lasciare Roma, De Luca riuscì a strappare l’ultima tranche di finanziamento per il completamente dei lavori, chiudendo con un risultato – almeno per la sua Salerno – un’esperienza governativa tormentata e contraddittoria come poche. E così, domani, alla sua presenza e del suo erede Vincenzo Napoli, dopo la consegna dell’archivio e del parcheggio avvenuta nel settembre 2013 e i primi tre palazzi della struttura già in funzione nel marzo del 2014, si celebrerà l’atteso taglio del nastro a questi altri tre corpi della Cittadella. Un traguardo sofferto ma finalmente centrato, basti pensare che era il 1999 quando l’amministrazione comunale scelse di affidare il progetto del nuovo Tribunale all’architetto britannico David Chipperfield.
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