”Sono certamente contenta che il Museo Vivo del Mare torni oggi a nuova vita ma auspico che, in linea con tanto passato, si vada ben oltre gli interessi locali, conservando al Museo il rango di luogo d’interesse nazionale e di attrazione per intelligenze e ricercatori oltre che per i turisti”. Lo chiede Maria Gabriella Natale, che è stata tra le promotrici del Museo Vivo del Mare di Pioppi, in provincia di Salerno e di cui ha ricoperto il ruolo di direttore. ”Auspico – aggiunge nello stesso tempo – che il ministro Franceschini, che tanto si sta impegnando in Campania ponga un po’ di attenzione anche al Cilento, perché se si vuol far ripartire la Regione bisogna investire su questo territorio a sud della Campania con potenzialità turistiche, culturali ed ambientali ancora inespresse e quindi valorizzare quelle risorse che possono diventare attrattori primari per lo sviluppo socioeconomico, culturale e turistico”. In una sorta di lettera aperta ricorda che nei giorni scosi è stato ”re-inaugurato il Museo Vivo del Mare di Pioppi, la cui idea antesignana risale agli inizi degli anni ’90, quando fui io a lanciare questa idea che fu accolta e supportata dall’allora Presidente della Provincia di Salerno Alfonso Andria. Dal ’95 al ’98 ho lavorato per costruire questo progetto che è stato poi realizzato in collaborazione con il Comune di Pollica che mise a disposizione l’edificio storico di Palazzo Vinciprova, con la Provincia di Salerno che mise a disposizione le risorse finanziarie, con L’Ente Parco Nazionale del Cilento, che fornì i Lavoratori Socialmente Utili e con il Ministero Dell’Ambiente dove io lavoravo a quel tempo come esperta biologa marina e che mi dette il supporto tecnico-scientifico”. ”Per la sua gestione – ricorda la Natale – fu creato il Comitato scientifico di altissimo profilo, nel quale entrarono ricercatori, esperti di settore ed illustri accademici del calibro del professore Mario Pavan, mio maestro e scienziato di fama mondiale. Questo Comitato rappresentativo di un serio background scientifico, consentì al Museo del Mare di entrare a pieno titolo a far parte della Rete europea dei musei del Mare, con una relazione tenuta a Vienna nel 2003 dal professor Federico Cinquepalmi, componente a sua volta del comitato scientifico del Museo, ed allora membro della segreteria tecnica della protezione della natura del Ministero dell’ambiente ed ora alto dirigente del MIUR. Tale alto profilo scientifico mi consentì, in qualità di direttore, di siglare importanti accordi di collaborazione con istituti universitari di ricerca nazionali ed internazionali come l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA), e lo Urban Harbour Institute della University of Massachussets di Boston, nella persona del Prof. Jens C. Sorensen esperto della banca mondiale sulla gestione integrata della fascia costiera, che venne a Pioppi per svolgere un ciclo di conferenze”. A giudizio della Natale ”l’importanza del Museo Vivo del Mare nel tempo è stata fondamentale anche per l’istituzione delle Aree Marine Protette cilentane. Tutto questo lavoro è stato bruscamente interrotto con la discontinuità politica che si è venuta a creare con la tragica morte del Sindaco Angelo Vassallo, ed il Museo Vivo del Mare è rientrato in logiche di gestione rispondenti ad interessi più meramente localistici territoriali. Di fatto si è interrotta quell’attività che aveva come obiettivo la trasformazione del Museo in un Bene Culturale di Interesse Nazionale. Infatti non a caso venne presentata prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato il Disegno di Legge sui Musei del Mare su cui lavorai nel 2013 e 2014, in collaborazione con le Commissioni Ambiente e Territorio”. Per l’ex direttrice ”come ben si comprenderà tutto questo mi costò tanti sforzi anche personali. Sono come sempre e da sempre a disposizione del mio territorio e non mi tirerò certo indietro adesso, ma ritenevo necessario rappresentare tutto ciò nel rispetto del lavoro mio e di tanti scienziati e ricercatori che hanno trovato a Palazzo Vinciprova una casa per lavorare, e non mancherò di seguire con la massima attenzione quanto d’ora in avanti faranno coloro che hanno la responsabilità di gestire una così nobile iniziativa”. ”Ho scritto a tale proposito al Sindaco di Pollica al quale ho chiesto di parlarle di persona, quando lo riterrà opportuno, per promuovere un incontro per discutere quali intelligenze e personalità tecnico-scientifiche di rilevanza nazionale ed internazionale chiamare a collaborare con l’attuale Direzione del Museo”, conclude la Natale.
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