“Stiamo dedicando troppo tempo alla riforma dei porti, mentre dovremmo concentrarci sul nodo delle aree retroportuali”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento al convegno di presentazione del rapporto ‘Italian maritime economy” di Srm, centro studi del Banco di Napoli. “Per i porti di Napoli e Salerno – ha aggiunto De Luca – la cosa determinante è invece la progettazione delle reti ferroviarie ed autostradali per arrivare a Nola, a Marcianise e per rendere competitive le aree interne ai porti”.
Articoli correlati '
29 APR
COME LA DIGITALIZZAZIONE PORTA BENEFICI NELLE PA E NEL LAVORO
Il processo di digitalizzazione in Italia ha avuto un incremento esponenziale, grazie anche all'appoggio dei fondi europei, che ne...
28 APR
POLIZIA PENITENZIARIA SVENTA EVASIONE DAL CARCERE DI FUORNI
Sventata la clamorosa evasione di un detenuto dal carcere di Fuorni, a Salerno. Ed è ferma la protesta del SAPPE. "Nella giornata di...
27 APR
AMALFI: CONDUCENTE BUS SITA AGGREDITO, LA DENUNCIA DELLA FILT CGIL
Questo pomeriggio ad Amalfi è accaduto un episodio deplorevole che è solo una conseguenza delle criticità che questa O.S. sta enunciando...
27 APR
TURISTI IN FILA AGLI IMBARCHI DEI TRAGHETTI PER LA COSTIERA AMALFITANA –
E' una cartolina a 360 gradi della Salerno turistica quella che in tanti hanno potuto scattare questa mattina che attesta una panoramica...
27 APR
STOP AL NUMERO CHIUSO DI MEDICINA? MARIO PASSARO (SIGM): PIUTTOSTO SLITTA DI 6 MESI –
L’abolizione del numero chiuso a medicina di cui si parla non è una vera abolizione. Il test per Medicina non scompare infatti,...
1 commento su “DE LUCA SUI PORTI: OCCORRONO INFRASTRUTTURE”
Perillo Gaetano
(Giugno 23, 2016 - 7:08 pm)Sono pienamente d’accordo!!
Da anni vado dicendo e scrivendo, in particolare per il porto di Salerno, che la mancanza di un raccordo ferroviario con la rete nazionale rappresenta un handicap non più sostenibile. La sola possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto su gomma non è in linea con la crescente tendenza all’uso dell’intermodalità. La stessa Porta Ovest potrebbe essere meno risolutiva di quanto ci si aspetta, tenuto conto di come si presenta la sua configurazione nel tratto terminale, dove rotatorie e rampe non sembra che consentiranno accessi agevoli di Tir e autotreni verso la sede autostradale. Creare un raccordo ferroviario mediante un traforo diretto verso l’agro Nocerino-Sarnese – come da me suggerito – potrebbe essere oggetto di valutazione ai fini della soluzione del problema.
I commenti sono chiusi