A distanza di un anno dall’accordo per la gestione del sito di compostaggio di Salerno aggiudicato alla Daneco, azienda leader nel settore, i consiglieri comunali d’opposizione al comune di Salerno, Roberto Celano e Dante Santoro, in due distinti momenti, partendo da posizioni diverse, chiedono che l’ente amministrato dal Enzo Napoli faccia chiarezza sullo stato dell’arte, sollecitando finanche l’intervento del presidente nazionale dell’anti corruzione Cantone. Sotto la lente d’ingrandimento dell’opposizione c’è il contratto di gestione dell’impianto della zona industriale stipulato nell’ottobre dello scorso anno e valido per cinque anni. Il contratto prevede diverse cose: che l’impianto venga ampliato così da passare dalle attuali trentamila tonnellate di organico trattate a quarantamila e l’installazione di un impianto per il trattamento del percolato prodotto all’interno del sito. Il Comune deve assicurare un conferimento minimo di 21mila tonnellate di organico pagate dalla ditta al prezzo di 108 euro a tonnellata. Numeri, conti, impegni sui quali gli esponenti dell’opposizione chiedono che si faccia chiarezza sollecitando l’intervento del presidente dell’ANAC. “Vanno verificate – si legge in una nota – con serietà, eventuali anomalie nella realizzazione e nella gestione dell’impianto”. Vale la pena ricordare che l’impianto di compostaggio è stato inaugurato ufficialmente il 20 settembre del 2010 ed è attualmente composto dalle sezioni di ricezione (area scarico rifiuti); pretrattamento (spremitura) della Forsu; preparazione della miscela alla fase aerobica; biossidazione della frazione organica palabile dalla spremitura in biocelle; digestione anaerobica; maturazione in aia. Lo scopo è utilizzare rifiuti per produrre energia. Sulla falsariga di Celano anche Dante Santoro che riprendendo gli interrogativi dei suoi colleghi d’opposizione dice che “le anomalie dell’impianto avvalorano l’idea che ormai a Salerno c’è un serio problema sul ciclo dei rifiuti in quanto è saltata ogni proporzione tra i costi supportati dai cittadini ed i servizi e risultati offerti”. Secondo Santoro l’aliquota Tari va abbassata, “i salernitani sono letteralmente vessati da una tassazione iniqua e insopportabile”.
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