La Salernitana scende in campo stasera, a Cesena, per dimenticare la sconfitta interna con il Vicenza e per dare risposte importanti anche in chiave futura. Dopo due stop di fila, alla squadra di Sannino si chiede una reazione. Il tecnico di Ottaviano sente montare la pressione e sa bene che un altro rovescio potrebbe porre fine alla sua esperienza a Salerno. L’augurio è che Sannino abbia preparato la partita con la giusta carica, ma anche avendo smaltito le scorie mentali del post Vicenza. Alla Salernitana serve una guida sicura, esperta, determinata, in grado di trasmettere idee e motivazione senza eccessi. Il gruppo allestito durante l’estate ha bisogno di serenità perchè solo così si possono ottenere risultati importanti. A Sannino la società ha chiesto una svolta, prima di tutto nell’atteggiamento. Tattico e non solo. Occorre avere testa fredda e cuore caldo, non perdendo di vista i problemi reali senza rincorrere streghe e fantasmi. Che questo gruppo sia stato allestito con tempi lunghi e che non abbia in tutti i ruoli le giuste alternative è cosa pacifica, come, del resto, che non sia in tutto e per tutto quello immaginato da Sannino. La riprova sta nel fatto che il tecnico ha provato diversi moduli, cercando la quadratura giusta anche attraverso una collocazione in campo di Rosina che resta ancora problematica al di là del valore e dell’apporto alla causa del calabrese. Due pareggi e due sconfitte in avvio di stagione non sono un bottino soddisfacente, ma era da mettere in conto una partenza lenta sia per le difficoltà proposte dal calendario sia per i problemi di organico cui Sannino ha dovuto rimediare. I danni di un mercato condotto con colpevole ritardo e senza un filo conduttore dal punto di vista tecnico- tattico sono noti. La proprietà ed il ds Fabiani non sono affatto esenti da responsabilità, per cui oggi scaricare tutte le colpe su Sannino sarebbe ingeneroso. Resta il fatto, però, che il calcio ha leggi ben precise e che ora come ora stia all’allenatore ottimizzare le risorse, trovando un assetto ed equilibri anche extra campo indispensabili per poter dare una svolta. Al Manuzzi è già partita verità, l’ennesimo esame per la Salernitana e per il suo allenatore che prova a mischiare le carte per tornare dalla Romagna con qualche punti e, soprattutto, con qualche certezza in più. La prestazione dei granata e l’atteggiamento con cui affronteranno il Cesena saranno indizi pesanti per capire se e come si potrà proseguire sulla linea tracciata in estate o se sarà già tempo di ripensamenti e cambiamenti. L’estate sta finendo, il momento della verità per la Salernitana e per Sannino è già arrivato.
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