Giovanni Giudice: «Dopo aver investito milioni di euro non si possono tollerare passi indietro. I cittadini e i lavoratori hanno aspettato e sperato per troppo tempo»Il segretario regionale Cisal Terziario, Giovanni Giudice, interviene sulla questione dello scalo aeroportuale che vede l’azione burocratica paralizzata per una semplice firma ed una situazione occupazionale a rischio a causa e non in evoluzione a causa dell’irrisorio numero di voli effettuati all’interno della struttura.«Fin quando ha ricoperto la carica di primo cittadino De Luca si è lavato le mani dello scalo del Costa d’Amalfi. Addirittura il Comune di Salerno ha fatto un passo indietro dal consorzio, l’amministrazione che invece avrebbe dovuto investire di più ed interessarsi maggiormente al futuro dell’aeroporto. Adesso, il nuovo governatore non dovrà fare melina né dimenticare la struttura. Si impegni con forza affinché siano destinati le risorse dovute all’ampliamento della pista, affinché si incentivino i voli, affinché sia da volano per lo sviluppo del comparto turistico della provincia, dalla Costiera Amalfitana a quella Cilentana – entroterra compresi -, e del comparto industriale per i voli cargo. Senza dimenticare che l’area di riferimento, con l’entrata come attore protagonista della Regione Basilicata, si allargherà alle aree interne dell’Irpinia e della Lucania, servendo un bacino che arriva fino alla città di Potenza. Un ruolo, come si evince, di primo piano per il Mezzogiorno d’Italia.E’ in questo modo che si incentiva l’occupazione e si mantiene la parola sulle promesse elargite in campagna elettorale su lavoro e sviluppo del territorio. Così facendo si potrà anche snellire il traffico aeroportuale su Capodichino a Napoli, caricato eccessivamente a causa di carenze strutturali a Sud della città. Con Salerno si realizzerebbe un’integrazione tra le aree circostanti, rendendo più efficienti le due diverse realtà.Non accetteremo ulteriori ritardi né tantomeno disinteresse per una struttura che potrà essere protagonista a tutti gli effetti. I cittadini, i lavoratori, i giovani, aspettano. Ora si agisca.
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