Un summit a porte chiuse nella stanza del sindaco per ricomporre la frattura e trovare un’intesa. Nel post Vincenzo De Luca a Palazzo di Città succede anche questo, un confronto su idee e programmi inimmaginabile fino a poco tempo fa quando le frizioni all’interno della maggioranza si derubricavano alla voce quisquiglie. Oggi non è più così: trionfo della democrazia e del dibattito interno secondo il sindaco Napoli, segnali preoccupanti di tenuta secondo tanti. Fatto sta che la maggioranza non dà più quell’impressione di compattezza e coesione cui eravamo abituati. Non mancano le frizioni, le puntualizzazioni anche le posizioni pubblicamente contrarie. E’ vero che alla resa dei conti la maggioranza ha approvato in blocco e all’unanimità il documento di bilancio presentato dall’assessore Roberto De Luca ma è altrettanto vero che, per arrivare a quel voto, è stata necessaria un’opera di mediazione come mai si era registrata in passato. Cresce, prende sempre più piede, infatti, la posizione per così dire abbastanza autonoma dei Democratici e Progressisti che già ieri annunciava battaglia con la presentazione di cinque emendamenti poi, proprio a seguito del summit, ritirati e cestinati. Diversamente, fossero stati presentati, avrebbero avuto il senso, il significato politico di un atto di sfiducia nei confronti della giunta Napoli e a quel punto sarebbe stato necessario intervenire anche con provvedimenti drastici il che, a cascata, avrebbe determinato una crisi all’interno della stessa maggioranza; fatto epocale. Un segnale, comunque è arrivato, un monito, un avvertimento anche perchè questa volta, il mal di pancia è stato curato in fretta, al riparo di taccuini, telecamere e opposizione ma non potrà essere sempre così. Cova il fuoco sotto la cenere e per quanto oggi si ostenti una coesione e una condivisione su programmi, progetti e interventi comunali è di tutta evidenza che in futuro al fine di eviatare spaccature anche abbastanza profonde, bisognerà necessariamente ragionare in maniera diversa, uscire fuori dal cerchio e dialogare con anche le altre anime della maggioranza. Le ultime consultazioni amministrative hanno, infatti, consegnato ad Enzo Napoli una maggioranza ampia, indubbiamente, ma anche estremamente variegata, composta in buona parte da new entry, non tutti allineati su pensieri e posizioni di stampo deluchiano e per questo assolutamente incontrollabili. Oggi è toccato ai Progressisti e Democratici alzare la voce, domani potrebbe toccare ad altri.
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