Inaugurato il 6 maggio del 2010 dopo un lungo percorso non privo di ostacoli, l’Asilo Nido Aziendale “R. Mazzetti” dell’Università degli studi di Salerno rappresenta, da sempre, “il fiore all’occhiello” delle attività sociali e di supporto al diritto allo studio a favore dei dipendenti e degli studenti dei campus universitari e dei cittadini della Valle dell’Irno. Si tratta di una struttura destinata a bambini dai 3 ai 36 mesi, figli del personale docente, ricercatore, tecnico-amministrativo, ai titolari di assegno di ricerca, ai dottorandi, ai titolari di borse di studio post laurea, ai figli di studenti regolarmente iscritti ad un corso di studi dell’Ateneo e ai figli dei residenti nel Comune di Fisciano; struttura che impiega circa 10 unità di personale con elevata professionalità. Gli ultimi dati forniti dalla Fondazione Universitaria, ente aggiudicatore per conto dell’Università degli Studi di Salerno, rilevano, per l’anno educativo 2017/2018, un sensibile calo di iscrizioni: solo 25 rispetto ai 60 posti disponibili. Pur tenendo conto dell’aumento dell’età media di tutti i dipendenti dell’Università di Salerno e quindi, di una sensibile diminuzione delle nascite, non si spiega un così basso numero di iscrizioni, anche alla luce del contributo economico previsto dall’accordo sottoscritto con le OO.SS. il 3 giugno del 2016 – afferma Pasquale Passamano, responsabile provinciale CISL Università di Salerno.L’Asilo Nido Aziendale è un’idea nata nel lontano 1987, anno in cui l’Ateneo salernitano si trasferì nella Valle dell’Irno, rendendo il tema dell’Asilo Nido centrale in tutte le riflessioni della CISL Università di Salerno e più in generale di tutto il movimento sindacale, seppur nella consapevolezza delle difficoltà organizzative ed economiche che si sarebbero incontrate per realizzare una struttura accogliente e di qualità.Nei prossimi giorni – continua Passamano – incontreremo i vertici dell’Ateneo di Salerno al fine di individuare nuove soluzioni per favorire ed incentivare la scelta dell’Asilo Nido Aziendale “R. Mazzetti” da parte dei dipendenti e degli studenti. Se questo non bastasse, affinché non venga sospeso il servizio da parte dell’attuale gestore – conclude Pasquale Passamano – chiederemo, come CISL Università di Salerno, di prendere in considerazione la possibilità di estendere il servizio ad altra tipologia di utenza, estendendolo, oltre al Comune di Fisciano, anche ai Comuni limitrofi.
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