La rimonta, l’ennesima di questo campionato, che ad ogni partita regala emozioni e piacevoli conferme, è degna di un film di Hitchcock e meriterebbe quell’oscar che il famoso regista non ha mai vinto per nessuno dei suoi capolavori. Questa Salernitana il suo premio se lo tiene stretto ed è il calore dei tifosi ed una classifica che è gratificante e carica di promesse. I duemila presenti ieri al Manuzzi non hanno mai mollato proprio come la squadra di Bollini. Forse, ad un certo punto, sulla panchina del Cesena qualcuno avrà pure provato a contarli perché, sebbene in dieci per il rosso comminato da Ros a Gatto in maniera alquanto cervellotica, la Salernitana non ha minimamente accusato l’inferiorità numerica. Merito di Bollini che ha mandato in campo Di Roberto per Minala, passando ad un 3-4-2 che ha garantito presidio e copertura del campo, e merito del sostegno dei duemila accorsi al Manuzzi. Dieci che sembravano undici, forse anche dodici, convinti di poter rimontare e, una volta raggiunta la parità, ancora carichi ed affamati al punto da pensare anche di poter vincere: questa Salernitana è infinita e capace di tutto, soprattutto di andare oltre i limiti. Di qualsiasi natura. Partita malissimo, sotto di un gol dopo tre minuti scarsi, e colpita nel momento in cui stava provando a reagire dal gol della domenica di Kone, non s’è scoraggiata ed ha continuato a giocare trovando con Rodriguez il gol che ha riaperto i giochi. Gatto, il più in palla dei suoi nel primo tempo, ha scodellato un cross al bacio su cui Bocalon è stato puntuale ma poco cattivo, ma sulla respinta di Agliardi l’ex di turno, titolare dopo quasi un mese anche a causa delle non perfette condizioni di Rossi, ha piazzato la zampata vincente. I granata hanno quasi sempre condotto la partita, costringendo sulla difensiva un Cesena che aveva nelle ripartenze l’unica arma a cui aggrapparsi. Graziata da Bocalon, che non ha trovato l’impatto con un pallone più che invitante servitogli da Rossi, la squadra di Castori si è ritrovata nel giro di due minuti di nuovo avanti due gol, grazie all’autorete di Pucino sul tiro di Laribi, e di un uomo per l’espulsione di Gatto. La Salernitana ha trovato ancora una volta dentro di sé energie fisiche e mentali incredibili e s’è ribellata ad una sorte avversa che le stava propinando una punizione troppo severa. L’ingresso di Di Roberto ha dato il là alla rimonta e non a caso dal cross dell’altro ex di giornata è arrivata la rete di Bocalon, la prima del veneziano in trasferta, che ha rimesso tutto in discussione. Poi la punizione di Ricci ha riportato la gara in parità regalando al pubblico un finale da brividi in cui le due squadre hanno provato a vincere. Il tiro di Rossi rimpallato in angolo da un difensore avrebbe potuto regalare i tre punti alla Salernitana che ha lasciato il campo tra gli applausi e con un pizzico di fame ancora da placare.
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