PIU’ SICUREZZA SOTTO LE “LUCI” –

Fiat Lux e così Salerno si è illuminata. Non tutta però come accadeva fino allo scorso anno. Illuminazione parziale da ascrivere al ritardo con il quale si è proceduto all’installazione degli impianti illuminotecnici, scorie della querelle che ha visto contrapposti il comune e la Blanchere Illumination. Dunque luminarie accese solo nel cuore della city e neanche per intero in considerazione del buio che ancora caratterizza Largo Campo da sempre uno dei luoghi più suggestivi e ammirati del percorso di Luci d’Artista. Inaugurazione sobria quella cui si è dato vita nel pomeriggio di sabato perchè, a differenza

delle passate edizioni, nonmj c’era questa volta il testimonial di prestigio. Riflettori, allora, tutti puntati sul Governatore De Luca, introdotto come una vera star dal sindaco Napoli, immancabile, invece, il codazzo di assessori e politici. Irrinunciabile la passerella sotto le luci. Le novità di quest’anno, prescindendo dal totale restyling della Villa Comunale, non più “Giardino Incantato” bensì “Lo zoo che vorrei”, tema quello degli animali che fa da sottile fil rouge con tutte le installazioni, è rappresentata da una più attenta e capillare sorveglianza. Maggiore sicurezza, maggiori controlli, più disciplina per i visitatori. E’ l’effetto diretto del decreto Minniti, introdotto per ridurre all’osso i pericoli terroristici. Affidata ad un ingegnere, Gerardo Rizzo per la Omnia Service Engineering vincitrice di un bando indetto dal Comune, la predisposizione di un accurato piano di sicurezza per ogni singola area interessata dall’evento, ma anche maggiore impiego di forze dell’ordine, prova ne è un accurato servizio di vigilanza in particolare sul Lungomare da sempre ostaggio di bande di venditori abusivi irregolari, non terroristi, certamente, ma comunque, fuorilegge. E non è un caso che pronti via Due ghanesi siano stati fermati e portati in questura perché clandestini mentre un parcheggiatore è stato denunciato perché inottemperante al Daspo e un altro sanzionato.

Autore dell'articolo: Marcello Festa