Oggi a Foggia, venerdì prossimo in casa col Palermo: non ci sono tabelle da stilare perchè la Salernitana ha già conquistato con anticipo la salvezza, ma ci sono occasioni da prendere al volo per far sì che il presente sia terreno fertile in cui gettare le basi per il futuro. Programmare la prossima stagione con metodi e criteri nuovi potrebbe essere la vera svolta che da tempo Lotito e Mezzaroma sono chiamati a mettere in pratica. Non c’è stato bisogno che i patron parlassero per rendere ufficiale ciò che già era nelle cose e cioè che anche per il prossimo futuro la responsabilità di costruire la squadra toccherà ad Angelo Fabiani, chiamato a riscattare campagne di mercato deludenti. E’ stato lo stesso diesse in settimana ad ufficializzare la sua permanenza che era praticamente scontata come quella in panchina di Stefano Colantuono. Ed allora se si sono già individuate le figure da cui ripartire dietro la scrivania ed in panchina, non resta che operare con forza e slancio sul mercato, essendo disposti, magari, a cambiare prospettiva perchè la Salernitana deve essere una squadra protagonista in serie B e non può sempre e soltanto accontentarsi di vivacchiare in cadetteria. I tifosi hanno saputo dare merito alla società per i traguardi fin qui raggiunti, ma non è un reato che chiedano ora di poter tornare a sognare, specie poi in una stagione particolare come quella del centenario. Lotito ed i tifosi ora sono agli antipodi, i rapporti con gli ultras sono ai minimi storici, ma il calcio offre sempre l’occasione per riscattarsi. Scelte programmatiche nette, precise, forti sarebbero il modo migliore per dimostrare ai tifosi che la Salernitana ha voglia di crescere ancora. Due partite per chiudere la stagione, ma anche per proiettarsi già verso l’anno che verrà: il calcio non concede tregue ed il periodo che ci apprestiamo a vivere, quello che va dalla fine di un campionato all’inizio del successivo, è l’arco temporale ideale per seminare e per far sì che i sogni possano poggiare su solide fondamenta. Verrà il tempo degli acquisti e delle partenze, ma più che sui nomi dei calciatori che arriveranno o saluteranno, l’importante sarà concentrare l’attenzione sul modo di operare della società. Se ci si muoverà per tempo, mostrando chiarezza di idee e di obiettivi, allora si potrà dire che qualcosa è cambiato. Ed è questo l’auspicio di chi ha a cuore le sorti della Salernitana. Il futuro si costruisce ogni giorno ed ogni momento può essere quello buono per scrivere una storia diversa. Basta volerlo.
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