Il massimo senza neanche sforzarsi più di tanto. La Salernitana liquida in scioltezza la pratica Padova lanciando un messaggio preciso ai naviganti: quest’anno, per la lotta al vertice, bisognerà fare i conti anche con i granata avviati, finalmente, verso una stagione importante. Quanto importante è ancora presto per poterlo dire ma la sensazione è che la squadra di Colantuono, intanto imbattuta dopo tre turni, abbia ancora tanti margini di crescita, addirittura enormi in alcune zone di campo ed il tempo lavora provvidenzialmente dalla sua parte. I veneti che pure avevano ben impressionato nelle prime due gare della stagione sono stati annichiliti e spazzati via senza tanti complimenti, schiantati dalla forza fisica della “Bersagliera” più che dal palleggio o dalla qualità delle trame di gioco disegnate dai granata. Questo, probabilmente, sarà il filo conduttore della stagione. Non sarà mai, o quasi mai, quella di Colantuono una squadra capace di ricamare gioco e giocate sopraffini ma sarà sempre complicato metterla sotto, questo almeno fino a quando i suoi giocatori di maggior tasso tecnico, Di Gennaro su tutti, non avranno trovato la miglior condizione fisica; allora si che anche gli esteti potranno essere soddisfatti. Per il momento la Salernitana è questa, ovvero squadra tosta, muscolare, che bada poco alla forma e che punta diritto alla sostanza. Il primo tempo della gara contro il Padova il manifesto programmatico. Veneti più manovrieri, tecnicamente – se vogliamo – anche più belli a vedersi, Salernitana rocciosa, capace di sfruttare chili e centimetri dei suoi corazzieri. Il gol del vantaggio è esemplificativo. Detto dello schema più volte provato in allenamento e che ha portato Di Tacchio al tiro, detto della splendida conclusione balistica del centromdiano, è da notare – soprattutto – la genesi del gol. Sui corner, infatti, la Salerrnitana piazza nell’area avversaria tutte le sue torri creando non poco allarme nella difesa avversaria, un mucchio selvaggio che apre ampie praterie sulla trequarti. E’ stato così in occasione del gol che ieri ha spezzato l’equilibrio. Trovato il gol, poi, la squadra di Colantuono, opportunamente corretta in corso d’opera, ha poi sublimato le altre sue caratteristiche di fabbrica. A campo aperto, soprattutto quando in campo c’è Jallow, la Salernitana può essere devastante e lo si è visto anche contro l’undici di Bisoli. I due assist confeziona
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