Recuperare gli infortunati, far trovare la forma migliore a chi ha finora faticato e, magari, in qualche occasione ha stretto i denti pur di non far mancare il suo apporto: è questa la priorità di Stefano Colantuono che vuole sfruttare la sosta per curare al meglio la parte fisica ed atletica. Il tecnico è convinto che la crescita su questo piano di alcuni calciatori in particolare potrà, poi, portare ad un miglioramento sul piano della qualità del gioco, che, finora, non ha incantato. Non c’è nulla di male ad ammettere che la Salernitana non sia tra le squadre più accattivanti o divertenti del campionato, come è indubbio che sia tra quelle più toste, spigolose, solide e che abbia una delle sue peculiarità nella capacità di spegnere quasi del tutto le fonti di gioco altrui, facendo giocar male l’avversario di turno nella maggior parte dei casi. Costruita per durare nel tempo, facendo valere forza fisica, tempra caratteriale, mestiere, capacità nel gioco aereo come dimostrano i tanti gol su calcio piazzato, la Salernitana dovrà, però, abbinare a queste caratteristiche anche una maggiore propensione al palleggio onde evitare di dover soffrire tanto, forse troppo, come in occasione della vittoria sullo Spezia. Non è una questione soltanto estetica, ma avere più capacità di fraseggio significa far respirare la difesa, costringere l’avversario a faticare per recuperare palla ed accresce anche l’autostima e la fiducia dei calciatori stessi. Di sicuro, Colantuono non è privo di elementi di qualità e starà a lui riuscire a collocarli nei ruoli giusti per far sì che la squadra mantenga un certo equilibrio tattico ma possa anche migliorare nello sviluppo e nella produzione offensiva. Inoltre, per il definitivo salto di qualità, alla Salernitana si chiede di migliorare il suo rendimento esterno dove finora ha raccolto solo tre punti in cinque gare, anche perchè finora non è riuscita a rispondere all’iniziale vantaggio siglato dagli avversari se non a Lecce. Contro Benevento e Venezia, invece, non è arrivata la reazione sperata. L’altro lato della medaglia, invece, è l’ottimo rendimento interno. Cinque vittorie e due pareggi all’Arechi, dove è stata capace di rimontare contro l’Ascoli, costituiscono un ottimo ruolino di marcia per la Salernitana che punta a crescere ancora e, dopo la sosta, avrà modo di capire ancor più a fondo per quali traguardi potrà lottare.
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