In vetta il primato del Brescia ha Tremola…da, ma alla fine il gol, anche un po’ fortunoso, del fantasista ex Ternana ha permesso alle rondinelle di proseguire il loro volo sopra tutto e tutti, comprese anche la sfortuna che nel riscaldamento prepartita si era accanita sul capocannoniere del campionato, Donnarumma. Il Palermo resta al secondo posto ed ora si attende la risposta delle inseguitrici. Il turno che è cominciato ieri offre alla Salernitana la possibilità di ritornare in zona playoff, visto che il Cittadella sarà ospite del Benevento ed il Perugia dovrà affrontare in trasferta un Carpi che promette battaglia e che in casa non vince dal 3-2 sui granata, allora di Colantuono, e vuole bissare quello che resta l’unico sorriso interno del suo tribolato campionato. Di contro, la Salernitana affronta un Ascoli che dovrà rinunciare a qualche pedina importante e che potrebbe patire l’assenza di gare ufficiali che si è accumulata, suo malgrado, nelle ultime settimane. Ed allora, dopo la sconfitta nel derby col Benevento, la Salernitana dovrà affrontare questo impegno con coraggio ed ardore, ben consapevole che la conquista dei tre punti oggi più che mai è fondamentale per potersi riagganciare al treno playoff che resta l’obiettivo che la proprietà intende centrare. Forte di un rendimento esterno senza macchie da quando c’è Gregucci, la Salernitana ora deve alzare il livello per poter scavalcare quella famosa asticella spostata di qualche centimetro più in alto in estate dalla società e, dunque, deve vincere per non allungare la lista delle occasioni sprecate. In un contesto mediocre quale quello della cadetteria, emerge chi ha idee, coraggio ed un pizzico di qualità e sotto questo aspetto la classifica non mente. E’ convinzione radicata nelle segrete stanze del club granata che a questa squadra non manchi quasi nulla per poter competere ed ora è tempo che alle parole seguano i fatti. Unica ad aver vinto a Palermo, la Salernitana è, per ora, anche l’unica ad aver perso a Carpi: basta questo per fotografare la realtà di una squadra capace di tutto e del suo contrario che, però, è stata costante nelle sue difficoltà in fase di realizzazione. L’auspicio è che le frecce dell’arciere Calaiò vadano sempre a bersaglio per poter dare un senso ed un sapore accettabili ad una stagione con i soliti errori e le solite contraddizioni. Visto che ora è vittima della pressione dell’Arechi, c’è da augurarsi che la Salernitana sappia continuare a fare bene in trasferta. Ascoli e Verona nel giro di sei giorni saranno il bivio della stagione granata.
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