Il riscatto di Jallow e le operazioni di rinnovo per Migliorini, Odjer e Mantovani. Partiamo da queste ultime. E’ stata prorogata di una settimana l’opzione (che scadeva ieri) per il nuovo contratto di Marco Migliorini. Su di lui ci sono un paio di club cadetti, ma l’intenzione dell’ex Avellino – tra migliori in campo a Venezia – è quella di provare a rimanere in granata. Se ne parlerà più in là anche per Odjer e Mantovani, legati al club granata fino al 2020. Lamin Jallow, invece, riscattato dal Chievo a gennaio, intende riscattare un campionato anonimo e ripagare la fiducia della società che ha versato al club clivense settecentomila euro e facendogli firmare un contratto fino al 2023. In questi giorni sull’ex di Cittadella e Cesena è riaffiorato l’interesse dei croati dell’Hajduk Spalato, che si erano già fatti vivi, ma Jallow ha comunicato al suo agente la volontà di non muoversi da Salerno per disputare una stagione in linea con le aspettative che erano state riposte in lui e riscattarsi agli occhi dei tifosi a loro beniamino dopo il gol di testa contro il Verona. Da quell’acuto, però, Jallow non aveva preso il là per una stagione da protagonista, anzi era sempre più scivolato nell’anonimato, perdendo anche il posto da titolare. La doppietta all’Ascoli e la rete alla Cremonese sembravano il preludio per un risveglio in grande stile in primavera. Niente di tutto questo. Jallow s’è di nuovo nascosto, soffrendo anche per l’ennesimo cambio di ruolo. Sulla fascia, infatti, il gambiano s’era ritrovato ancor più lontano dalla porta, quasi impossibilitato a farsi valere negli ultimi sedici metri. Menichini, subentrando a Gregucci, gli aveva chiesto di continuare a sacrificarsi in posizione di esterno in una sorta di 4-4-2. Nella gara di andata dei playout, però, il tecnico aveva scelto il 4-3-3, soluzione che aveva avvicinato nuovamente Jallow all’area di rigore avversaria. La girata di destro per il raddoppio ai danni dei lagunari nella gara di andata è stata sicuramente il punto più alto della stagione di Jallow, classe ’95, che a Venezia è rimasto suo malgrado a guardare ma che ha esultato con i compagni alla fine per una salvezza così sofferta che non era certo il traguardo di inizio stagione. Ora il gambiano deve smaltire lo stiramento rimediato in Laguna prima del fischio di inizio per presentarsi, si spera, in tempo per il via della nuova stagione. Il suo entourage ha declinato la proposta dell’Hajduk Spalato proprio perché intenzionato a consentire al calciatore gambiano di esprimersi al meglio a Salerno. Avanti insieme, dunque, a meno di ribaltoni clamorosi. Un mese circa di vacanze prima del nuovo inizio: Jallow stavolta dovrà tornare in tempo per recuperare il terreno perduto e dare avvio nel modo giusto all’operazione riscatto.
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