SERIE B: IL PALERMO RESTA FUORI, SPERA IL VENEZIA

Tutto come prima, con la differenza che dal 13 maggio ad oggi ci sono stati ricorsi in serie, sentenze dei tribunali amministrativi e sportivi ed i calci di rigore per decretare sul campo la quarta retrocessione. Tutto come prima, alla fine della giostra, anche se la fine è ancora lontana perchè non mancheranno neanche ora code legali: ieri sera il Palermo non ha presentato alla Lega di serie B la fideiussione necessaria per completare la domanda di iscrizione al prossimo campionato. Il club siciliano si è limitato all’invio di una pec, ma la Lega chiede specificamente che la fideiussione venga consegnata a mano presso i suoi uffici. Il club siciliano, che è reduce dall’ennesimo cambio di proprietà, ostenta sicurezza, ma i regolamenti parlano chiaro e, dunque, l’esclusione dalla serie cadetta appare questa volta inevitabile. Dopo essere stato graziato dalla Corte d’Appello, che ribaltò la sentenza del Tfn, ora il Palermo rischia di scomparire dalla scena del calcio professionistico, così come il Foggia, altro club che aveva dato battaglia a colpi di ricorsi dopo la fine dello scorso torneo di B, e che ieri non ha presentato domanda di iscrizione alla prossima serie C. Di conseguenza, a breve saranno svincolati i calciatori di proprietà del club dauno e, salvo altri ribaltoni, anche quelli del Palermo. Il Consiglio Federale del 27 giugno dovrebbe fare chiarezza in materia di iscrizioni ai prossimi campionati professionistici. In B si profila la riammissione del Venezia, sconfitto sul campo dalla Salernitana ma che aveva conservato intatte le speranze di riconquistare per altre vie la serie cadetta che dal prossimo campionato tornerà al format con 20 squadre. Diverse defezioni anche in serie C e per questo può sperare nel ripescaggio anche la Paganese. Ancora qualche giorno e se ne saprà di più. La speranza è che questa non sia un’estate troppo lunga e calda come quelle precedenti e che gli organici dei campionati siano definiti in tempi ragionevoli.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto